Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha parlato a margine della premiazione del Premio Bearzot a Napoli, quest’anno assegnato a Luciano Spalletti
Giornata di festa al Maschio Angioino, simbolo di Napoli, dove Luciano Spalletti ha ricevuto il Premio Bearzot organizzato da US Acli, succedendo a Roberto De Zerbi nell’albo d’oro. A margine della cerimonia le parole di Giovanni Malagò, presidente del Coni, che ha detto la sua sulla Nazionale, il Napoli e non solo.
“Il Napoli sta facendo delle ottime cose che vanno oltre i confini economici. Ha ingaggiato calciatori che non erano conosciuti come Kim e Kvaratshkelia e che tutti hanno imparato ad apprezzare. Giuntoli è un ottimo direttore sportivo. Spalletti è un grande allenatore, lo abbiamo votato all’unanimità per il premio Bearzot. Retegui? Se ne è parlato molto prima della partita, è un segnale oggettivo: se voi andate a guardare il minutaggio dei centravanti italiani di un certo livello andate a scoprire che fuori da Immobile, che adesso è infortunato, tutto si riduce a molto, molto poco. E allora diventa molto più complicato lavorare e fare una squadra su uno che non gioca neanche nel proprio club. Poi Raspadori anche è infortunato, bisogna cucinare il piatto con quello che si ha. E’ comprensibile, lo fanno anche le altre nazionali. Quello che è brutto di questa storia è che noi abbiamo dovuto fare di necessità virtù, anche in poco tempo perchè poi penso che Retegui, che ha fatto anche un bellissimo gol, ha avuto molto poco tempo per ambientarsi e per conoscere i giocatori”.
“Nazionale cantiere aperto? Nella vita tutto è sempre un cantiere, poi bisogna vedere se devi cambiare un infisso oppure devi rifare tutta la facciata o l’intero palazzo. In genere se una squadra va bene cambi poco e niente, se va meno bene bisogna incidere un pò di più. Mancini sa cosa si deve fare. Diciamo che questa è la realtà del nostro calcio, mi sembra che la Federazione abbia affrontato l’argomento energicamente con il ministro Abodi perchè qui è un problema di leggi, di norme” sostiene il presidente del Coni che auspica misure più incisive “a tutela degli italiani”.
Malagò è tornato anche sul tema stadio di Milano: “La cerimonia inaugurale di Milano-Cortina nel 2026 è prevista a San Siro. Ieri siamo stati dal sindaco Manfredi, lo dico da anni. C’è solo una possibilità per sistemare o risolvere il problema stadi in Italia. Bisogna vincere la candidatura degli Europei. Così hai una certezza di dover avere gli stadi pronti per una certa data e che devono avere certi requisiti. E Milano rientra in questa dinamica”.
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