Il bomber stupisce anche in Europa. La sua tripletta non è certo passata inosservata. Ora lo vogliono davvero tutti
Una tripletta non può certo passare inosservata. Rasmus Hojlund dopo aver stregato i tifosi del’Atalanta e quelli di tutta la Serie A. ha conquistato anche la Nazionale.
Il centravanti nella serata di ieri ha giocato la sua prima partita da titolare con la maglia della Danimarca, mettendo a segno ben tre gol, che hanno permesso a Kjaer e compagni di imporsi contro la Finlandia, nel primo match valevole per le qualificazione ai prossimi Europei.
Il nome di Hojlund, pagato ben 17 milioni di euro dall’Atalanta, è orma sul taccuino di tutti i migliori club europei. A soli 20 anni – li ha compiuti lo scorso 4 febbraio – ha già lasciato il segno nel massimo campionato italiano, realizzando sette reti e due assist. Il suo allenatore, Gian Piero Gasperini, lo ha paragonato ad Haaland e in molti sono dell’idea che il confronto regga, anche vista la giovanissima età di Hojlund. Il danese – è evidente – è destinato a lasciare Bergamo, se non questa estate, la prossima.
Calciomercato Atalanta, tutti vogliono Hojlund
Sarà difficile trattenere Hojlund a Bergamo ma anche in Serie A. Le squadre stregate da Hojlund, in realtà, non mancano: Paolo Maldini, ad esempio, lo acquisterebbe subito per il suo Milan ma servono tanti soldi e 40 milioni di euro potrebbero non bastare per convincere l’Atalanta, che spera di dar vita ad una vera e propria assist.
Potrebbe essere più facile vedere Hojlund a Torino o a Napoli. Gli azzurri così come la Juventus lo ammirano parecchio. L’affare potrebbe diventare possibile qualora i bianconeri e la squadra di Luciano Spalletti dovessero perdere i loro centravanti. I rumors attorno a Vlahovic e Osimhen d’altronde non si placano e in estate un loro addio non si può certo escludere. Hojlund, sia per Napoli che Juventus, sarebbe l’uomo giusto da cui ripartire.
Ma il bomber danese piace tantissimo anche all’estero, con Manchester United e Real Madrid che stanno monitorando con molta attenzione la sua crescita. Il rischio, dunque, di dover dire addio ad un altro possibile futuro campione, è davvero alto.