La doppia versione di Jorginho tra Premier League e l’Arsenal e la Nazionale. Dentro al momento del centrocampista
Forse le ombre che calano sulla Nazionale sono proprio nel cuore del gioco azzurro, dove Verratti non brilla come in passato e Jorginho sta faticando all’interno di un meccanismo, quello del doppio regista, che ci aveva lanciato dentro l’Europeo vinto ma ora sembra superato, inceppato, vicino al pensionamento tattico.
Bene, anche Jorginho con l’Inghilterra giovedì a Napoli ha fatto flop tant’è che negli ultimi tempi ha preso un po’ piede anche un dibatto tiepido sulla possibile successione dell’italo brasiliano in Nazionale. C’è da dire che l’ex regista del Napoli mostra però un altro volto in Premier League dove è stato protagonista negli ultimi anni con il Chelsea e da gennaio è arrivato all’Arsenal e ha preso per mano il centrocampo della squadra che attualmente domina in Premier con un buon margine di otto punti sul City. Il cammino inglese di Jorginho somiglia davvero a qualcosa di trionfale se pensiamo all’Europa League vinta con il Chelsea nel 2019 (appena arrivato con il maestro Sarri) e poi al 2021 da sogno tra Champions, Supercoppa Uefa e Coppa del Mondo per club.
La Premier è davvero la ciliegina che mancherebbe a questa esperienza già così favolosa di suo e il ragazzo di Imbituba – nello stato di Santa Catarina – sta facendo di tutto per aiutare la squadra di Arteta a vincerla per poterla aggiungere alla sua personalissima bacheca. Mancano dieci partite, Guardiola insegue a otto punti, cruciale per definire le distanze l’incrocio a distanza della ripresa (il 1° aprile) City-Liverpool e Arsenal-Leeds. Ma lo sarà ancora di più quello diretto del 26 aprile all’Etihad Stadium, dopo il 3-1 dell’andata all’Emirates per i Citizens.
Con il tecnico dei Gunners c’è una grande sintonia: è stato lui a volere Jorginho quando la sua avventura con il Chelsea stava volgendo al termine e in pochissimo tempo la trattativa è stata portata a termine e chiusa: il suo contratto scadrà nel 2024 e il club di Londra si è tutta la finestra aperta per poter esercitare l’opzione fino al 2025. Il tecnico dell’Arsenal ha dichiarato di puntare su giocatore in possesso delle qualità necessarie alla sua squadra e bisogna dire che i risultati gli stanno dando assolutamente ragione.
È stato un vero e proprio blitz, d’altra parte la storia con il Chelsea era ai titoli di coda e si sarebbe chiusa in estate anche con la possibilità del giocatore di accasarsi da libero dove avrebbe voluto. Per questo si era in qualche modo riparlato anche di Italia (Juventus, e qualcuno aveva riproposto anche romanticamente il Napoli), ma l’Arsenal si è presentato con l’offerta giusta al giocatore e con 15 milioni che hanno rappresentato per il Chelsea la possibilità di chiudere un ottimo affare a cinque mesi dalla perdita a zero del giocatore.
In Nazionale, giovedì scorso, si è visto però tutto un altro Jorginho: piuttosto spento e la cosa preoccupa non poco in vista del cammino che la Nazionale di Roberto Mancini deve avare mettendosi alle spalle la cocente delusione per la mancata qualificazione all’ultimo Mondiale in Qatar. Tra l’altro, ironia della sorte vuole che la Macedonia, incubo materializzatosi a marzo del 2022 con il gol di Trajkovski e la sconfitta che ci ha tolto il Qatar, sia anche nel girone europeo e andrà affrontata a settembre. Intanto per noi c’è malta: che ci dirà se il regista dei Gunners sarà tra i titolari o il ct sceglierà un centrocampo rivisto. Certo è che il miglior Jorginho non serve solo all’Arsenal ma anche (soprattutto visto dalla nostra parte) all’Italia per ritrovare una strada virtuosa dentro un cammino sperimentale che finora è parso piuttosto accidentato.
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