Charles De Ketelaere parla delle critiche ricevute al Milan e dice la sua sulle difficoltà riscontrate in rossonero
E’ stato il fiore all’occhiello del calciomercato estivo del Milan, ma il campo ha detto altro. Charles De Ketelaere, fino a questo momento, è stata la grande delusione della squadra di Stefano Pioli.
Lui stesso, in un’intervista rilasciata a ‘Het Laatste Nieuws’, ha ammesso che i primi mesi in Italia sono stati “negativi”. Il trequartista belga afferma: “Non erano queste le mie aspettative. Dopo l’ottima annata al Bruges e dopo il trasferimento al Milan, di cui non mi sono pentito, speravo di essere più importante di quanto è accaduto”. Il calciatore non trova un unico motivo per il suo flop: “Ce ne sono tanti. L’ambiente, il diverso livello di calcio, l’adattamento, la vita fuori dal campo”.
Ecco allora piovere sulla sua testa molte critiche che però non hanno scalfito De Ketelaere: “Questi commenti mi arrivano, ma non mi sono mai focalizzato sui giudizi negativi. Ne ho subiti anche al Bruges. A Milano sono arrivati primi i giudizi positivi, poi quelli negativi. Ma non mi farò influenzare dalle critiche, così come non mi monterò la testa per i complimenti. I compagni mi hanno consigliato di non leggere i giornali”.
Milan, De Ketelaere su Ibra, Leao e Kakà
De Ketelaere continua a parlare della sua esperienza al Milan e si sofferma anche sugli apprezzamenti ricevuti da compagni di squadra come Leao e Ibrahimovic o da un ex rossonero come Kakà.
Il belga spiega: “Sento e apprezzo l’affetto e il supporto dei miei compagni, ma voglio uscire da questa situazione. Voglio dimostrare che ho fame e che posso fare buone partite. Non voglio che diventi un problema. Stando a quanto dicono i media, sembra che ogni giorno arrivo a Milanello piangendo”. Non è così che va e De Ketelaere vuole dimostrare di essere davvero il grande talento che Maldini ha voluto a tutti i costi.