Lo ‘Special One’ dovrà riassemblare completamente la linea difensiva a tre nel prossimo incontro di campionato con la Sampdoria
A pochi giorni dalla ripresa delle ostilità del campionato di Serie A, la Roma di José Mourinho dovrà affrontare una delle più pesanti criticità a livello d’organico mai riscontrate prima nel corso di questa stagione sportiva.
Il tecnico portoghese dovrà infatti fare a meno di quattro calciatori di assoluta importanza strategica, tutti assenti per squalifica: da Ibanez a Mancini, passando per Kumbulla e Cristante, che spesso ha funto da centrale difensivo aggiunto nel momento del bisogno. L’unico superstite di ruolo resta dunque l’inglese Smalling, al quale non potrà essere affiancato neppure Karsdorp ancora alle prese con l’infortunio. Per lo ‘Special One’ si tratta dunque di una vera emergenza difensiva, da colmare quanto prima con la totale rivisitazione degli uomini disposti in campo. Mourinho farà alcune prove tecniche sui campetti d’allenamento di Trigoria prima della gara contro la Sampdoria ed è probabile che debba ricorrere alla presenza di Celik adattato sul centrodestra e Llorente sul centrosinistra.
Impianto tattico da rivisitare? Mourinho ha deciso
Inizialmente si era ipotizzato che Mourinho potesse persino decidere di ricorrere ad un cambio modulo, passando alla difesa a quattro con due centrali e due terzini di spinta piuttosto duttili a tutta fascia come Spinazzola o Zalewski.
L’analisi anticipata ha tuttavia fatto trapelare che la linea a tre è quella che lo ‘Special One’ preferisce maggiormente perché dona compattezza in fase di non possesso con la discesa dei due esterni e libertà di manovra in fase di impostazione offensiva, con il centrale palleggiatore a scandire i tempi dalle retrovie. Salvo stravolgimenti dell’ultimo minuto, dunque, la Roma dovrebbe conservare il solito impianto tattico di sempre.