Nelle prossime settimane la Juventus dovrà affrontare un nuovo processo, col rischio alto di un’ennesima penalizzazione immediata
La stagione della Juventus si prepara a entrare nella sua fase caldissima. E non solo sul campo, con il rush finale per la rimonta europea, la Coppa Italia e l’Europa League. Ma anche, e soprattutto, nelle aule di tribunale. Domani infatti si chiuderà il fascicolo “manovre stipendi e manovra agenti”, quindi verrà notificato l’avviso di conclusione delle indagini dal procuratore federale Giuseppe Chiné.
Questo vuol dire che la Juventus dovrà tornare a difendersi in tribunale, in aggiunta alla questione plusvalenze e all’udienza davanti al Gup per l’inchiesta Prisma. In questo senso, come scrive ‘Il Corriere dello Sport’, le partnership considerate “opache” con le altre società rimarrebbero fuori dal secondo deferimento e dal successivo processo. Questo perché le indagini parallele delle varie procure della Repubblica (Bologna, Genova, Cagliari, Bergamo, Udine e Modena per il Sassuolo) sono ancora in corso e potrebbero portare a nuovi elementi. In questo modo sarebbero tre i processi a carico della Juventus: plusvalenze-bis (con il terzo grado fissato il 19 aprile), “manovre stipendi e agenti” (le indagini che si chiuderanno domani e che genereranno un processo) e le “partnership sospette con altre società”.
Il filone su “manovre stipendi e agenti” è relativo agli accordi privati tra club e calciatori per le stagioni 2019/20 e 2020/21, mai depositati, che hanno fatto risparmiare alla Juve 90 milioni. Facendo rientrare le “rinunce” come bonus nei bilanci successivi. Secondo l’accusa, falsificando quindi date e firme. Sono stati già ascoltati i testimoni (vedi Dybala), cercando anche di capire l’eventuale possibilità di un deferimento (squalifica) per gli stessi calciatori. A questo, scrive ancora il quotidiano romano, si abbina il filone delle “false fatturazioni degli agenti”.
I prossimi step dovrebbero portare a un ritorno in tribunale per questa specifica indagine tra la fine di aprile e l’inizio di maggio. Quindi la sentenza arriverebbe con il campionato ancora in corso e dal momento che la pena dovrà essere “afflittiva”, verrebbe scontata proprio in questa stagione. Portando magari a una nuova penalizzazione che estrometta definitivamente la Juve dalla zona europea. Senza contare poi gli eventuali provvedimenti dell’Uefa, in caso di colpevolezza definitiva dei bianconeri, con la possibile esclusione dalle coppe in ogni caso. Il secondo filone – conclude il quotidiano – si aprirebbe dopo la sentenza del 19 aprile che chiuderà (in un senso o nell’altro) il caso plusvalenze, a meno che dal Collegio non arrivi la decisione di rinvio alla Corte per un nuovo giudizio. A quel punto i tempi si allungheranno.
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