Il tecnico dei rossoneri è costretto a cambiare dopo lo stop del difensore francese. Ecco come può giocare il Diavolo
L’infortunio di Pierre Kalulu, fermatosi in nazionale per una lesione al soleo del polpaccio destro mette nei guai Stefano Pioli.
Il difensore francese, che fin qui non aveva mai saltato un match per problemi fisici, è costretto a star fuori almeno per una decina di giorni. Ma questa è la previsione più ottimistica: solo il nuovo controllo, a cui si sottoporrà la prossima settimana, ci dirà se potrà esserci in Champions League. Chiaramente salterà la sfida di campionato contro il Napoli, in cui il Milan farà le prove in vista del doppio impegno europeo.
Se Spalletti non ha dubbi sugli uomini e il modulo su cui puntare, lo stesso non si può dire per il collega rossonero. Le certezze relative alla difesa a tre dell’ultimo periodo, sono venute meno dopo il pesante ko di Udine.
Da quel giorno Pioli ha iniziato a pensare con maggiore convinzione al ritorno al ‘vecchio’ Milan, quello schierato con una linea a quattro davanti a Mike Maignan. Ma è stato l’infortunio di Kalulu a spingere a cambiare rotta.
Se al centro e sulla sinistra abbiamo visto interpreti diversi, con Thiaw che ha giocato in entrambe le posizioni, a seconda della presenza di Kjaer e Tomori, lo stesso non si può dire per il ruolo di braccetto di destra, dove ha giocato sempre Kalulu. Il francese, con le sue qualità, ha permesso al Milan di essere camaleontico, passando da tre a quattro, all’interno della partita. Sostituire Kalulu con un centrale potrebbe essere rischioso, ecco dunque che prende sempre più piede l’idea di tornare a puntare su Davide Calabria.
Il capitano più terzino che centrale è pronto a riprendersi una maglia da titolare. Pioli non ama parlare di moduli ma è evidente che con la presenza dell’azzurro sarebbe più una difesa a quattro che a tre.
Milan, Krunic goleador: Pioli lo avvicina alla porta
Ma in vista delle prossime partite il mister pensa di far giocare insieme Rade Krunic, Ismael Bennacer e Sandro Tonali. Avvicinare alla porta il bosniaco può davvero essere una buona idea. Con la presenza dei tre centrocampisti, il Milan ne guadagnerebbe in fisicità e magari anche in zona gol. Le nazionali, d’altronde, ci hanno detto che Krunic vicino alla porta può far male.
Si potrebbe vedere così un Milan con una sorta di 4-3-3, con Maignan tra i pali, difesa con Calabria e Theo Hernandez esterni. Al centro si giocherebbero il posto Tomori, Kjaer e Thiaw. In mediana, come detto, Tonali, Bennacer e Krunic.
In attacco, infine, Leao ritroverebbe la sua posizione di esterno sinistra per far male, sapendo di avere alle spalle una mezzala e il terzino francese, pronti a dargli una mano. A completare il reparto Olivier Giroud e uno tra Saelemaekers e Diaz (più il belga), in attesa di Messias.