Da Vlahovic a Osimhen, il mercato italiano degli attaccanti si infiamma: futuro in bilico che passa anche dai verdetti del campo
Pochi giorni alla ripartenza per i club, dopo la pausa nazionali, per l’ultimo, determinante, segmento di stagione. Lunghissima volata da qui ai primi di giugno, quando i campionati si concluderanno e ci saranno gli ultimi atti delle coppe europee. Le squadre italiane per la prima volta dopo tanti anni possono ritagliarsi un ruolo da protagoniste assolute su tutti i fronti, ma le prossime settimane possono essere decisive anche per il futuro dei loro attaccanti.
E’ un campionato italiano che si ĆØ impoverito a livello di proposta di gioco e di talenti, si dice, ma i giocatori che possono infiammare il mercato estivo non mancano di certo, anzi. La Serie A mette in vetrina i suoi pezzi migliori e le loro prestazioni e quelle delle rispettive squadre determineranno il loro futuro. Inevitabile concentrarsi sui vari Dusan Vlahovic, Romelu Lukaku, Rafael Leao e Victor Osimhen, su tutti: il punto e gli scenari possibili.
Vlahovic e Osimhen, le offerte che possono cambiare tutto
Se ne facciamo una questione economica, le offerte piĆ¹ elevate arriveranno, probabilmente, per Dusan Vlahovic e Victor Osimhen. Pur in una stagione non particolarmente brillante, il serbo ĆØ parecchio appetito in giro per l’Europa. Del nigeriano, quasi superfluo parlare.
Vlahovic vuole trovare gol decisivi per trascinare la Juventus sui tre fronti in cui ĆØ impegnata. Ma la sua permanenza, come sappiamo, potrebbe dipendere piĆ¹ che altro da cosa accadrĆ ai bianconeri al di fuori dal campo. Una Vecchia Signora esclusa dalle coppe, per le eventuali penalizzazioni e/o per i verdetti successivi da parte della Uefa, perderebbe innanzitutto appeal e si troverebbe obbligata, di fatto, a sacrificare almeno un paio dei suoi pezzi migliori. Del futuro di Vlahovic e degli intrecci con Harry Kane e con Tottenham, Bayern Monaco e Real Madrid la redazione di Calciomercato.it vi ha giĆ raccontato. Gli estimatori al serbo, che la Juventus non cederebbe per meno di 80 milioni di euro, non mancano, vedremo cosa accadrĆ .
A maggior ragione, ĆØ esplosa la Victor Osimhen-mania. Il bomber del Napoli ĆØ letteralmente fuori controllo, 25 gol in stagione e la sensazione che non si fermerĆ affatto qui, anzi. C’ĆØ da mettere il sigillo sulle ultime pratiche per lo scudetto e poi andare all’assalto della Champions. La sua valutazione supera giĆ abbondantemente i 100 milioni e chissĆ a quanto potrebbe arrivare. De Laurentiis per ora non si sente obbligato a cederlo, tutto il contrario, per provare ad aprire un ciclo, ma ascolterĆ , ovviamente, le proposte che dovrebbero arrivare dal Manchester United e da altre squadre. Di fronte a offerte davvero ‘indecenti’, sarebbe difficile rimanere insensibili, a prescindere dagli obiettivi che il Napoli dovesse effettivamente raggiungere.
Leao e Lukaku, non piĆ¹ intoccabili: riscatto, o valigia pronta
Ci spostiamo a Milano, dove il tono per quanto riguarda Rafael Leao e Romelu Lukaku ĆØ decisamente piĆ¹ dimesso e con scenari che si fanno al tempo stesso piĆ¹ intricati.
Rinnovo appeso in bilico per Leao e la sensazione che il Milan, pur volendo trattenerlo, stia riflettendo sull’opportunitĆ di un prolungamento a cifre cosƬ importanti come quelle circolate. 7 milioni di euro l’anno per il rendimento del portoghese nel 2023 appaiono troppi. L’impressione ĆØ che se Leao non invertirĆ la tendenza nelle prossime settimane e se i dialoghi con l’entourage del giocatore non dovessero arrivare a una svolta, un addio, a un anno dalla scadenza, sarebbe l’unica strada praticabile. Real Madrid, Psg, Manchester City, queste potrebbero essere le pretendenti per l’ex Lille, ma sono sempre possibili altri inserimenti.
Dall’altra parte del Naviglio, in casa Inter, Lukaku pare sinceramente lontano dal rinnovo del prestito, a meno di non regalarsi e regalare ai nerazzurri un finale di stagione col botto. Inzaghi conta anche su di lui per blindare il piazzamento in campionato e avanzare in Champions e Coppa Italia. SarĆ lui stesso a decidere il proprio futuro con le sue prestazioni, il belga visto fin qui ĆØ una cosa ma la sua miglior versione potrebbe cambiare le carte in tavola.