Il tennis italiano vive una giornata memorabile con l’arrivo in finale a Miami di Sinner. Al contempo in questi giorni a latitudini diverse un arbitro dominicano è stato pesantemente squalificato
Al di là del calcio, uno degli sport più seguiti al mondo è certamente il tennis. Uno contro uno con l’avversario di fronte ed uno sforzo fisico e mentale decisamente importante per riuscire a portare a casa il risultato.
Lo sa bene Jannik Sinner, che oggi ha festeggiato un enorme traguardo, andando a battere un fortissimo Carlos Alcaraz in rimonta nel master 1000 di Miami. Circa tre ore e un minuto per compiere l’impresa ed approdare alla finalissima con l’altoatesino che in conferenza stampa ha festeggiato: “Di sicuro è una delle migliori vittorie. Ovviamente è stata una partita molto dura contro Alcaraz. Penso che entrambi abbiamo giocato una partita di altissimo livello. Sono felice della prestazione. Ovviamente domenica sarà un’altra partita (con Medvedev). Partita molto, molto diversa. Non ho mai vinto contro Daniil”.
Mentre Sinner si gode il suo meritato successo, nei giorni scorsi c’è chi ha invece macchiato il buon nome del tennis con una grave vicenda. Si tratta dell’arbitro Fabian Carrero, che è finito nell’occhio del ciclone rimediando anche una pesante squalifica.
Tennis, squalifica a vita per un arbitro: scoppia lo scandalo
L’arbitro dominicano, Fabian Carrero è stato squalificato a vita per aver manipolato i risultati di alcune partite nel 2019. Il direttore di gara ha commesso la bellezza di 16 violazioni del programma anti-corruzione del tennis in otto gare svoltesi nella Repubblica Dominicana tra novembre e dicembre di quell’anno.
Ad intervenire è stata l’International Tennis Integrity Agency, che combatte il match fixing, ed accusa Carrero di aver manipolato l’esito delle partite. L’arbitro era stato sospeso nel marzo 2022 con il caso che andava avanti, e solo di recente è arrivata la forte stangata: nessuna partecipazione ad eventi organizzati dagli organi che governano questo sport.