Dejan Stankovic si presenta in conferenza stampa dopo il pesante ko con la Roma ma con una prestazone che lo lascia orgoglioso
La Sampdoria esce con le ossa rotte dalla trasferta di Roma, ma nonostante il 3-0 Dejan Stankovic può essere orgoglioso della sua squadra. L’espulsione di Murillo infatti ha condizionato nettamente la partita, mettendo in difficoltà i suoi.
L’allenatore serbo in particolare mastica amaro per l’inferiorità numerica e un cartellino rosso, a Murillo, esagerato soprattutto nella prima ammonizione: “Sapevamo che 10 contro 10 in campo sarebbe stata difficile, poi in 10 contro 9 contro una squadra ben attrezzata e allenata è molto difficile. Per gli episodi faccio parlare gli esperti, non capisco niente di arbitraggio – dice Stankovic in conferenza stampa -. Dopo l’espulsione eravamo in difficoltà, fino a quel punto la Roma poteva fare gol in qualsiasi momento perché ha le qualità ma eravamo ben organizzati e tenevamo il campo. Ci mancava qualcosa in avanti, ma è stata anche brava la Roma a chiudere. Ora guardiamo alle prossime partite, ci sono tre partite di fila importantissime con i nostri tifosi eccezionali”.
Roma-Sampdoria, Stankovic e il retroscena: “Sapevo come avrebbe giocato Mourinho”
L’orgoglio Samp comunque resta a prescindere dal risultato: “Noi ci rialziamo sempre. Accettiamo le difficoltà, il momento, dormiremo stasera anche se non sarà facile perché perdere non è bello soprattutto con qualche episodio. Non si molla fino alla fine, ci leccheremo le ferite, ci riposeremo ma sempre con grande orgoglio di vestire questa maglia”.
Poi si torna sull’espulsione di Murillo e i cambi di Rincon e Gabbiadini: “Quando sei in 9 in campo spendi più energie. Gabbiadini e Rincon hanno lottato, gli volevo risparmiare un po’ di minuti per non rischiare infortuni. Rincon ha speso tantissimo, non volevo rischiarli e sono tanti importanti. Eravamo in difficoltà anche con loro due. Non c’è altra ragione per i cambi. Rincon? Lui è un ragazzo spettacolare, un professionista come ne vedo pochi. Lo abbiamo preparato a metterlo davanti alla difesa, impegnare i loro quinti e uscire alti sui terzini. Sono soddisfatto del primo tempo, potevamo tirare di più, cercavamo le imbucate dietro i difensori che però è il pane per i difensori della Roma, che non sbagliano mai una diagonale. Sono arrivate tante belle palle di Augello, ma anche lì la Roma non sbaglia. Puntavamo su qualche seconda palla, conclusione da fuori, un tiro da fermo. Tenevamo botta”.
Ora la Sampdoria affronterà Cremonese, Lecce e Spezia in un trittico di partite potenzialmente decisivo per la salvezza: “Due punte? Ci penserò, di mettere un altro attaccante ed essere più propositivo”. Oggi la Roma ha giocato con la difesa a quattro, ma per Stankovic non stata una sorpresa, anzi: “Io sette-otto giorni col mio staff dicevo che la Roma avrebbe giocato a quattro oggi. Senza aver parlato con nessuno. Ho lavorato però con José e lui si affida agli uomini nei momenti di difficoltà e nella mia testa ho pensato a chi era a disposizione, a chi era nel cerchio della sua fiducia“. Infine su Ravaglia e Lammers: “Lammers ha recuperato 100%, ora deve recuperare i polmoni. Si vede che è stato fuori un mese. Ravaglia è uno che non molla, l’ho visto bene, ho deciso di metterlo e ha fatto il suo con tre belle parate. Vediamo in futuro chi giocherà”.