Silvio Berlusconi, storico patron rossonero, ha parlato della triplice sfida tra Napoli e Milan: “Pioli è un grande allenatore”
Questa sera inizia la grande sfida tra Milan e Napoli, che si svilupperà in tre atti: al Maradona l’antipasto con il campionato e poi la doppia gara di Champions League. Ad introdurre questo affascinante tour de force ci ha pensato direttamente Silvio Berlusconi.
L’ex patron rossonero ha parlato in una lunga intervista ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’. Berlusconi ha raccontato quando, in una chiacchierata con Diego Armando Maradona, aveva ipotizzato di portare ‘El Dies’ a Milano. “Un rimpianto profondissimo, non solo perché è stato il più grande della storia. Era una persona fragile e forse la disciplina che c’era nel mio Milan lo avrebbe potuto aiutare”. Il trasferimento è sfumato per una ragione molto semplice. “Mi resi conto che Maradona era Napoli, il simbolo e la bandiera del più grande Napoli della storia, almeno fino ad oggi”. Berlusconi, poi, ha messo a confronto due dei grandi protagonisti delle prossime sfide tra azzurri e rossoneri: Kvicha Kvaratskhelia e Rafael Leao.
Come ogni grande sfida di Champions League che si rispetti, anche quella tra Milan e Napoli vedrà dei duelli a distanza tra i top player in campo. In particolare, saranno Rafael Leao e Kvicha Kvaratskhelia a prendersi la scena.
Silvio Berlusconi, sempre ai microfoni della ‘rosea’, ha messo a confronto i due campioni. “Sono due grandissimi giocatori che hanno caratteristiche diverse. Forse Kvaratskhelia è un giocatore più completo, però Leao è più ‘da Milan’, ha uno stile di gioco che nei momenti migliori mi ricorda i più grandi del nostro Milan”. Il Cavaliere, alla fine, sta col portoghese.
L’ex presidente rossonero ha parlato anche di Stefano Pioli e del suo futuro: “Ha dimostrato di essere un grande allenatore vincendo lo scudetto, ma non sta a me fare questo tipo di valutazioni”. Una delle rimanenze del suo Milan, poi, è Zlatan Ibrahimovic. “Ha un carattere e una forza mentale che sono inarrivabili. Futuro? Continuerà a ricoprire ruoli importanti. Il suo know-how sarà prezioso come allenatore o come dirigente”. Infine, in un mondo ideale, se Berlusconi potesse scegliere un giocatore da portare al Milan il dubbio è solamente tra due: “Haaland o Mbappé. Sono il presente e il futuro del calcio mondiale”.
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