Napoli-Milan primo atto dei tre d’aprile. Simeone-Giroud, chi la sblocca? Occhio al duello Di Lorenzo-Theo
Tre volte in quindici giorni: stasera al Maradona, tra due mercoledì al Meazza (il 12) e martedì 18 di nuovo… a casa di Diego. Napoli-Milan davvero sembrerà non finire mai. A undici giornate dalla fine del campionato, quella di questa sera ha proprio il sapore di un passaggio di consegne formale.
I rossoneri campioni d’Italia in carica, comunque vada passeranno anche solo idealmente lo scettro ai nuovi padroni della Serie A 2022-2023: le scaramanzie partenopee sono tutte sdoganate, ma il +19 (e vedremo stasera le distanze) con 33 punti a disposizione autorizzano a scrivere verdetti in anticipo. Soprattutto per come il Napoli sta dimostrando di continuare ad essere dominante, nel gioco e nei risultati. Poi ci saranno i 180’ (più recuperi ed eventuali appendici) del doppio quarto di Champions che schiuderà comunque le porte di una storica semifinale per le italiane (ultima la Roma nel 2018).
Insomma, in Europa sarà fiato sospeso puro. Luciano Spalletti da una parte e Stefano Pioli dall’altra: scuola italiana non mente, lo scudetto è roba per gli allenatori di casa nostra e questo oltre a confermarlo il podio di sempre di chi si è aggiudicato il nostro campionato (Trapattoni-Allegri-Capello), lo dice anche il fatto che uno straniero non vince la Serie A dal 2010. Sarò un caso che sia stato José Mourinho? Per la sua storia verrebbe da dire di no.
Togliamoci subito il dente della sfida degli assenti: Osimhen di qua, Ibrahimovic di là. Tanto, tantissimo: uno rappresenta la tracotanza fisica e il senso del gol di oggi e di domani, l’altro la forza caratteriale del campione di razza che a 41 anni non vuole mollare ma che ha dovuto ascoltare i segnali del suo fisico dentro una stagione tribolatissima.
Senza nulla togliere a due signori così, Napoli-Milan resta tanto anche con loro fuori dai giochi e con i protagonisti pronti a scendere in campo questa sera: vale molto anche la sfida del gol Simeone-Giroud, è un altro testacoda della carta d’identità, meno marcato, sì, ma l’argentino e i suoi 27 anni, soprattutto il suo primo contatto a questa età con il grande calcio, sfida il francese che a 36 anni alle spalle ha una storia di trofei in doppia cifra (12, compreso un mondiale) e del muro dei 250 gol in carriera toccato e superato proprio in questa stagione, con le 12 reti messe a segno fin qui. Simeone non ha ancora tagliato il traguardo dei 100 gol (è a 94, ne ha fatti 8 in questa stagione) e i suoi 4 trofei sono tutti argentini, con il River Plate.
Hanno un modo diverso di aggredire la porta e il gol, ma sarà molto interessante il confronto a distanza in cui Giovanni, il figlio d’arte, ha sicuramente l’eredità più pesante da sobbarcarsi. Temi tattici? Il 4-3-3 di Spalletti da una parte, Pioli che torna ai 4 dietro e schiera un 2-3-1 di spinta in cui bisogna capire quanto Leao da una parte e Brahim Diaz dall’altra sapranno squilibrare la linea a tre del centrocampo azzurro. La sensazione è che il Milan possa scoprirsi di più accettando l’uno contro uno con gli specialisti della materia. Sarà importante Krunic come elastico tra la mediana e il supporto alla tessitura offensiva. Spalletti affiderà le geometrie al solito Lobotka (una garanzia). Kvara è Kvara e serve poco altro a raccontarlo, Tonali e Bennacer dovranno trovare i tempi giusti per andare e restare in modo da schermare la linea a 4.
Bella anche la sfida a distanza tra i due portieri: a Meret – lo si dica senza false retromarce – credevano in pochi e ci ha creduto Spalletti: se il Napoli ha la migliore difesa del campionato, il merito è (anche) suo. Il Maignan visto anche in nazionale dà la sensazione di poter essere un portiere che molte volte ti dà punti e poche volte (ed è successo) te li toglie. Dovendo scegliere un versante che potrà orientare le sorti della sfida, a destra del Napoli (e a sinistra del Milan) la sfida Di Lorenzo-Theo Hernandez (con la variabile Politano a poter condizionare un po’ il francese) è quella da tenere d’occhio. Palla al centro, ore 20.45: Napoli-MIlan primo atto della trilogia d’aprile.
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