Monza-Lazio: pagelle e tabellino del match dell’U-Power Stadium valevole per la ventottesima giornata del campionato di Serie A. Pedro e Milinkovic lanciano la squadra di Sarri
La Lazio non sbaglia in Brianza e con un secco 2-0 sbriga la pratica Monza, consolidando il secondo posto in classifica alle spalle della capolista Napoli.
Ha ragione Sarri: Immobile parte dalla panchina in favore di Pedro, che dopo 13 minuti fulmina Di Gregorio per il vantaggio ospite. Milinkovic pennella su punizione e nella ripresa chiude i giochi, ottima la prova anche di Cataldi in regia. Il Monza di Palladino stavolta non brilla (non basta il record di presenze all’ex Brianteo) e paga la giornata disastrosa di Caprari e Marlon. A creare scompiglio il solo Ciurria nello scacchiere biancorosso.
MONZA
Di Gregorio 6 – Fulminato da Pedro e Milinkovic: può fare ben poco oggi.
Marlon 4,5 – Non è al meglio della condizione e si vede. Lascia troppo campo a Zaccagni e si addormenta sul gol di Pedro che porta in vantaggio la Lazio. Piove anche qualche fischio dalle tribune al momento della sostituzione (58′ Antov 5,5 – Anche lui patisce le ripartenze dell’attacco biancoceleste).
Pablo Marì 5,5 – Il tridente di Sarri non dà punti di riferimento: fa quel che può in una giornata difficile per il reparto arretrato del Monza.
Donati 5 – In campo per le tante defezioni difensive, deve fronteggiare un cliente scomodo come Pedro che gli sfugge sull’1-0 laziale. Ha vissuto pomeriggi migliori.
Ciurria 6,5 – Solito peperino sul binario destro, su e giù senza soluzione di continuità. Scodella un traversone al bacio per Petagna che l’ariete numero 37 non sfrutta a dovere. Il più il brillante dello scacchiere di Palladino.
Rovella 5 – Cerca di restare a galla di fronte al centrocampo avversario, ma subisce troppo le iniziative di Milinkovic e compagni. Buca l’intervento su Pedro sul guizzo vincente dello spagnolo. Rientrava dopo il lungo infortunio, deve crescere di condizione (58′ Colpani 5,5 – Fa sempre un tocco in più, permettendo ai difensori avversari di chiuderlo senza troppo patemi).
Machin 5 – Sovrastato dai dirimpettai biancocelesti, non riesce a risalire la china. Macchinoso e spaesato in mezzo al campo (80′ Barberis SV).
Carlos Augusto 5,5 – Partenza promettente, dove prova a più riprese a sorprendere Lazzari sul quella corsia. Col passare dei minuti perde efficacia e spinta. Ci ha abituato troppo bene.
Sensi 6 – Uno dei pochi a cercare di mettere ordine a centrocampo e a dare qualità alla manovra. Non viene assistito a dovere dai compagni, più a suo agio quando scala davanti la difesa.
Caprari 4,5 – Testardo e includente. Non gli riesce la giocata ad effetto e si innervosisce, beccandosi un giallo che gli farà saltare per squalifica il match di Udine. Sostituito, si prende anche i fischi del pubblico di casa (70′ Gytkjaer 5 – Si divora il gol che avrebbe potuto riaprire la contesa nel recupero).
Petagna 5,5 – Fa a sportellate con la difesa ospite, non demerita per lotta e sacrificio. Provedel si supera strozzandogli l’urlo in gola: l’ex ariete del Napoli poteva però far meglio nella circostanza (58′ Mota 5,5 – Il pubblico lo invoca, ma il portoghese non trova la fiammata per far male a Provedel).
All. Palladino 5,5 – Ha le attenuanti delle assenze, però il suo Monza gioca a sprazzi e l’assalto finale a conti praticamente fatti non basta. Stavolta con riesce a ribaltarla con i cambi, è mancata anche la necessaria incisività davanti. Battuta d’arresto che ci sta di fronte a una lanciatissima Lazio, ma piccolo campanello d’allarme in vista dei prossimi impegni.
LAZIO
Provedel 6,5 – Non è particolarmente impegnato, nel primo tempo bravissimo e reattivo su Petagna da distanza ravvicinata anche col pallone centrale. Poi sempre presente.
Lazzari 6,5 – Duetta bene con Pedro, riesce a dosare sgasate e coperture. Quando si sgancia in avanti fa paura, anche se la Lazio non è solita riempire l’area col pallone sugli esterni. Attento anche in chiusura. (83′ Pellegrini SV).
Casale 6 – Non una delle sue migliori partite, ma comunque tiene alto il livello. Dei due centrali è quello che rischia un po’ di più, un paio di uscite così così ma anche provvidenziale in altre occasioni.
Romagnoli 6,5 – Tiene lui la linea, si preoccupa di tappare tutti i buchi che inevitabilmente possono capitare. Lui però non li fa pesare ai compagni, è sempre ben posizionato. Non un dettaglio.
Hysaj 6 – Nel primo tempo soffre parecchio Ciurria, che è frizzante e pericolisissimo. Fa fatica a tenerlo, in avanti non è particolarmente incisivo. Ma resta ordinato.
Milinkovic-Savic 7 – Primo tempo non di livello, al contrario. Perde qualche pallone di troppo, pesa poco in fase offensiva. Secondo tempo di altra levatura e non solo per la pennellata del 2-0 che dà una spallata alla partita e la giocata che era servita a guadagnarsi il calcio da fermo. È fondamentale davanti alla difesa in non possesso, vince tutti i contrasti.
Cataldi 7 – Primo tempo di altissimo livello. Lotta, corre, cuce, distribuisce con precisione e velocità il pallone. Mai un pallone buttato, anzi fa guadagnare almeno un tempo di gioco. Forte e determinato sui contrasti. Un po’ meno nella ripresa, Sarri lo toglie solo per non rischiare un giallo che gli avrebbe fatto saltare la Juve (71′ Vecino 6 – Si cala nel match con maturità e lucidità. Dà fisico e sostanza).
Luis Alberto 6,5 – Intelligenza al servizio della tecnica. È l’ago della bilancia del gioco della Lazio, gestisce sempre con enorme lucidità il pallone. Va a un passo dal raddoppio, ormai la sua completezza non fa più neanche notizia (71′ Basic 6 – Ottimo il suo ingresso in campo, è determinato e voglioso di incidere. Garra e buona qualità).
Pedro 6,5 – Ha il merito enorme di sbloccare una partita che poteva subito complicarsi. L’unico a credere su quel pallone vacante, mentalità da campione. Il resto della partita non è niente di eccezionale, non si vede tantissimo ma quella zampata ha un’importanza incalcolabile (65′ Immobile 6 – La Lazio, anche se i numeri direbbero il contrario, ha bisogno di lui. È carico, si vede, come si nota che deve ritrovare un po’ di ritmo e confidenza. Però quando
Felipe Anderson 6 – Poco vistoso, molto efficace. Gioca lontanissimo dalla porta, anzi fa praticamente il regista offensivo. Più che un falso nueve è un falso attaccante. Non ha posizione precisa, ma svaria dappertutto e quando conta c’è. Una macchiolina il giallo finale. Non una partita fantastica, ma positivo.
Zaccagni 6,5 – Non ha tante occasioni, ma nel primo tempo che decide la partita è sicuramente uno dei migliori. Da quella parte si trova spesso in uno contro uno, lo cerca e lo centra. Sul primo gol è protagonista, sul secondo pure perché guadagna la punizione. E fa ammonire almeno 3 giocatori avversari.
All. Sarri 7 – La partita era insidiosissima. Le assenze del Monza un po’ favoriscono, ma la Lazio entra subito in campo con l’atteggiamento giusto. Anche il gol di Pedro contribuisce, sicuramente gli episodi arrivano a favore. I biancocelesti però giocano bene in ogni caso, il pallone gira alla grande e le occasioni arrivano. La vittoria è meritata ed è pesantissima perché mette pressione a Milan e Roma e segna un +5 sull’Inter. E un altro clean sheet. Un anno fa era utopia.
Arbitro: Mercenaro 6 – Nella ripresa ha un bel da fare e sventola ben sette cartellini gialli, dopo una prima parte abbastanza tranquilla. Nel complesso non commette errori gravi.
TABELLINO
MONZA-LAZIO 0-1
13′ Pedro
Monza (3-4-2-1): Di Gregorio; Marlon (58′ Antov), Pablo Marì, Donati; Ciurria, Rovella (58′ Colpani), Machin (80′ Barberis), Carlos Augusto; Sensi, Caprari (70′ Gytkjaer); Petagna (58′ Mota). A disposizione: Cragno, Sorrentino, Birindelli, Carboni, Valoti, Ranocchia, D’Alessandro, Vignato. Allenatore: Palladino
Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari (83′ Pellegrini), Casale, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic-Savic, Cataldi (70′ Vecino), Luis Alberto (70′ Basic); Pedro (65′ Immobile), Felipe Anderson, Zaccagni. A disposizione: Maximiano, Adamonis, Patric, Radu, Marcos Antonio, Bertini, Romero, Cancellieri. Allenatore: Sarri
Arbitro: Marcenaro (sez. Genova)
VAR: Pairetto
Ammoniti: Ciurria (M), Caprari (M), Marlon (M), Donati (M), Zaccagni (L), Sensi (M), Felipe Anderson (L)
Espulsi:
Note: recupero 0′ e 4′; spettatori 14.539
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