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PAGELLE E TABELLINO ROMA-SAMPDORIA: Matic-Wijnaldum d’oro, Murillo imperdonabile

Pagelle e tabellino di Roma-Sampdoria, match valido per la 28esima giornata del campionato di Serie A TIM 2022/23

Smalling e Wijnaldum – calciomercato.it

ROMA

Rui Patricio 6: Gabbiadini lo spaventa più per la fama del suo sinistro che per la sua effettiva pericolosità, come in occasione della punizione nel primo tempo. Per il resto non gli serve fare granché.

Zalewski 6: primo tempo di buona spinta, da terzino soffre parecchio l’intraprendenza di Augello che gli dà filo da torcere, ma in avanti è propositivo e mostra buona personalità. Ci prova anche da fuori, il gol col Sassuolo almeno gli è servito a sbloccarsi un po’ da quel punto di vista. Dall’87 Celik sv

Smalling 6,5: solito riferimento, oggi cambia il partner e il sistema difensivo con la difesa a quattro ma il succo resta lo stesso. Difende al solito molto basso, resta il leader maximo. Va anche vicino al gol.

Llorente 6,5: c’era attesa per la sua prestazione. La Samp nell’area della Roma è poca cosa, lui non bada troppo al sottile e spazza appena può per evitare pericoli. Va addirittura vicino al gol, col passare dei minuti acquisice sicurezza e si sgancia anche in area. Buona prova.

Spinazzola 6: non indimenticabile. Si trova in un paio di occasioni con tanto campo davanti a sé, ma sbaglia la scelta. Ha un’altra buona chance in area, ma non è preciso. Era lecito aspettarsi di più. Meglio nel secondo tempo, dove ha più spazio, anche se non ha grandi fiammate.

Matic 7: la Roma la dipendenza ce l’ha soprattutto da lui. Parte leggermente compassato, poi cresce e prende in mano la situazione. Macina chilometri e palloni, copre e rifinisce come quel pallone meraviglioso per Wijnaldum che prende solo il palo. Nel secondo tempo alza ancora il livello e si traveste pure da assist-man per il gol vittoria di Wijnaldum. E poi l’invenzione per Wijnaldum che porta al rigore. Sempre più imprescindibile.

Wijnaldum 7,5: sta crescendo di condizione, è fondamentale. A volte non è precissimo negli ultimi metri col pallone, è frenetico come tutti i suo compagni. Ma quando è il momento si nota la stoffa diversa. A un passo da un gol bellissimo, ma è solo palo. Si riscatta nella ripresa, con un colpo di testa letale che significa tre punti pesantissimi. Si guadagna pure il rigore del 2-0.

Dybala 7: un po’ ingabbiato inizialmente, la Samp cerca di tenerlo lontano dalla porta ma non ci riesce sempre. Ultimamente è po’ meno esplosivo, arriva spesso a creare presupposti per calciare ma al finale gli manca sempre qualcosa. Nel secondo tempo aggiusta un po’ la mira, è importantissimo soprattutto in fase di riepiegamento, in area è il primo a sacrificarsi. Alla fine trova la gioia col rigore finale.

Pellegrini 6: è sempre presente nelle occasioni e azioni importanti. Pecca di precisione in un paio di verticalizzazioni, poi sbatte su Ravaglia quando va quasi a botta sicura. Ancora non al top, ma gioca una buonissima partita. Al 79′ Solbakken sv

El Shaarawy 7: tra i più pericolosi della Roma. Prova più di una volta il tiro a giro col destro, è quello che piùù volte riesce a liberarsi in maniera netta per calciare. Non angola quasi mai, ma è sempre vivo. Nella ripresa è un moto continuo, va su e giù, e alla fine trova pure il terzo gol.

Abraham 5: tecnicamente nei primi 8 minuti di gioco prende due gialli. Per sua fortuna del primo Irrati non si accorge e il Var non può intervenire, non essendo da rosso diretto. Poi poco altro, Pellegrini gli dà un cioccolatino ma si fa tagliare fuori facilmente da Amione. Dal 59′ Belotti 6,5: ormai è un idolo dei romanisti per la sua voglia costante di lottare e arrivare dappertutto. L’apporto offensivo è superiore a quello dato da Abraham, si sta calando benissimo.

Allenatore: Mourinho 7: torna in panchina dopo due partite, la Roma da subito crea tante occasioni ma gli manca un po’ di cattiveria per chiuderla. Il rosso a Murillo senza dubbio sblocca i giallorossi, che comunque continuano a macinare subendo solo pochi minuti la Samp ma senza concedere occasioni vere. Squadra solida, con Matic e Wijnaldum in stato di grazia. La Champions è ancora lì.

SAMPDORIA

Ravaglia 6,5: bravissimo in almeno due o tre occasioni importanti. Su Llorente, Zalewski e Pellegrini dove è miracoloso. Tiene a galla la Samp, fino a Murillo. E poi capitola anche lui concedendo il rigore. Gli si può comunque imputare poco.

Zanoli 6: corre tantissimo, è un moto perpetuo, con qualche buona incursione offensiva. Applicato, e concentrato.

Murillo 4,5: i due gialli pesano come un macigno sulla sua partita. In particolare il secondo, dove si fa anticipare nettamente da Abraham e lo tocca lasciando i suoi in 10. Grave, soprattutto per uno così esperto.

Amione 6: gioca una buona partita, soffre relativamente fino all’inferiorità numerica. Nel primo tempo è bravissimo nel corpo a corpo con Abraham.

Augello 6,5: nel primo tempo è il migliore per distacco, continuità di spinta, cross pennellati, copertura. Un leader a tutto campo. Nella ripresa fatica un po’ di più, ma ci stava.

Cuisance 5: il primo squillo della Samp è il suo, poi però si spegne e si vede pochissimo. Opaco, assente anche quando c’è da dare una mano in più. Dal 55′ Murru 5,5: entra dopo il rosso a Murillo, non ha molto modo di incidere in attacco. Dietro comunque tiene tutto in ordine.

Rincon 6: cerca di fare da vertice puro, di dettare i tempi con e senza il pallone. Ci riesce a fasi alterne, poi finisce la benzina ma resta tra i più positivi. Dal 67′ Paoletti 6: prende un giallo dopo una manciata di secondi, ma non si scompone e gioca con grande personalità e scioltezza.

Winks 6: primo tempo discreto, prova a giocare qualche metro più avanti per essere più pericoloso in avanti e dare una mano. In attacco ha poco movimento, lui comunque non fa niente di straordinario.

Leris 5,5: tra i più evanescenti, anche se corre tanto e si sacrifica. Tocca pochi palloni, fa poco filtro e non scalfisce quasi mai i centrocampisti della Roma. Prova a mettersi in proprio nella ripresa, ha qualità ma non la vedere molto.

Djuricic 5: altro giocatore che oggi ha deluso in attacco è lui. Non arma mail tiro, non si prende quasi mai la responsabilità.

Gabbiadini 5: ha una sola vera occasione ed è su calcio da fermo. Per il resto in area non si fa mai trovare smarcato, ma neanche va a cercarsi altre posizioni più comode. Poca voglia. Dal 67′ Lammers 5,5: pochissimi palloni giocabili, per non dire nessuno.

Allenatore: Stankovic 5,5: è sfortunato, questo si può dire. Episodi e giocatori non gli danno una mano, visto che Murillo taglia le gambe alla Samp. I blucerchiati come gioco e organizzazione stanno anche bene in campo, ma non ha praticamente attaccanti. E non è un dettaglio. Lo 0-3 finale è troppo severo, ma la Roma è comunque troppo forte.

Arbitro: Irrati 5: manca un giallo ad Abraham nel primo tempo, su cui il Var non può intervenire perché in ogni caso non si trattava di espulsione. Un paio di minuti più tardi ammonisce l’inglese per un altro fallo, poteva essere il secondo. Poi tantissimi gialli, quasi tutti per la Sampdoria, ma sostanzialmente tutti giusti. Lo è il secondo a Murillo, il primo un po’ meno ma è punita probabilmente l’interruzione del contropiede.

Il tabellino di Roma-Sampdoria 3-0

Marcatori: 57′ Winaldum (R), 89′ rig. Dybala (R), 90’+4 El Shaaarawy (R)

Ammoniti: Abraham (R), Murillo (S), Spinazzola (R), Smalling (R), Zanoli (S), Paoletti (S), Winks (S)

ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Zalewski (87′ Celik), Smalling, Llorente, Spinazzola; Matic, Wijnaldum; Dybala, Pellegrini (80′ Solbakken), El Shaarawy; Abraham (58′ Belotti).
A disposizione: Boer, Svilar, Celik, Keramitsis, Camara, Bove, Volpato, Belotti, Tahirovic, Solbakken.
Allenatore: Mourinho.

SAMPDORIA (4-3-2-1): Ravaglia; Zanoli, Murillo, Amione; Augello; Cuisance (55′ Murru), Rincon, Winks; Leris, Djuricic; Gabbiadini (67′ Lammers).
A disposizione: Turk, Nuytinck, Malagrida, Murru, Ilkhan, Oikonomou, Yepes, Tantalocchi, Paoletti, Lammers, Jesé, Quagliarella.
Allenatore: Stankovic.

Arbitro: Irrati.
Assistenti: Zingarelli – Rocca.
IV Uomo: Manganiello.
VAR: Chiffi.
AVAR: Muto.

Francesco Iucca

Romano, giornalista, dal 2013 inseguo un sogno. Inviato e opinionista tra tv, radio e tanto altro. Roma, Lazio, Nazionale, ma senza limiti. Sempre alla ricerca di 'cosa c'è dietro'. Tengo alla larga quelli che 'Il calcio è solo un gioco'. Amo il tennis, Roger Federer e la musica. Cantante e pianista a tempo perso.

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