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Balotelli in Nazionale, Mancini: “Capitolo chiuso”. E poi allontana Zaccagni

Roberto Mancini ha rispondo alle domande dei giornalisti a margine della presentazione del rinnovo della partnership con Tim: tanti argomenti, con la novità Balotelli

Roberto Mancini prende la parola. Il ct della Nazionale era presente questa mattina alla presentazione del rinnovo della partnership della Figc con Tim, che dura ormai dal 1999, nella sala Paolo Rossi della Federcalcio a Roma in via Allegri. L’allenatore jesino ha parlato in conferenza dell’accordo e dei prossimi impegni: “Mi sembra giusto che la partnership vada avanti e sarà sicuramente vincente nei prossimi anni. Il nostro è un girone abbastanza difficile, Inghilterra e Ucraina non sono facili. Anche se la nostra avventura è iniziata con una sconfitta a Napoli abbiamo le qualità per poter andare avanti. Il primo obiettivo è la Nations League di giugno, vorremmo cercare di portarla a casa”.

Mancini – calciomercato.it

Ma soprattutto Mancini si è fermato anche a margine per alcune battute con i cronisti, in cui ha toccato parecchi argomenti rilasciando dichiarazioni importanti. A partire dagli oriundi: “Io ho detto che seguiamo tanti giocatori. Se riusciamo a prenderli dal campionato italiano siamo più felici, perché ci toglie una serie di problematiche. Immobile? Ciro è stato sempre infortunato nelle ultime convocazioni altrimenti ci sarebbe stato. Non è lui il problema”. Sul campionato e Champions dopo Napoli-Milan: “La Champions è un’altra cosa. Il Milan ieri ha meritato, ha fatto un’ottima partita poi il Napoli non può vincerle tutte”. Mancini risponde poi sul suo omonimo, Gianluca, difensore della Roma escluso dalle ultime convocazioni: “Lo abbiamo fatto debuttare noi in Nazionale quando era all’Atalanta, noi ci crediamo ma poi vanno fatte delle scelte anche se è sempre stato chiamato”.

Mancini chiude definitivamente a Balotelli: “Oriundi? Provate voi a fare una lista”

Mancini continua poi rispondendo alla questione delle tante partite e la Nations League in programma a giugno: “È chiaro che ci siano troppe partite, e anziché diminuire aumentano quindi il problema sarà ancora più grande nei prossimi anni. Penso che per la Nations League staremo meglio, avremo diversi giorni per prepararla e siamo abbastanza positivi. Preparazione? Sì, faremo qualcosa. Ci sono due settimane prima della partita, ma non ho ancora stabilito la data. Giorni di riposo? Sì, il pomeriggio del 4. (ride, ndc). È importante, siamo arrivati per due volte alla fase finale quindi abbiamo fatto qualcosa di buono e proveremo a vincerla”.

Mancini – calciomercato.it

La rincorsa agli oriundi è una sconfitta per il calcio italiano? “Ma voi avete fatto una lista degli attaccanti convocabili? Provate a farla. Qualcuno ci è rimasto male (Pinamonti, ndc)? Non devono rimanere male, i giocatori devono giocare e fare dei gol. Se lo fanno li chiamiamo. Per noi non è più semplice chiamare giocatori dall’altra parte del mondo, lo fanno tutti, è una polemica senza logica“. Allora la domanda diventa: troppo bello il 2021 o troppo poco ora? “Ma in Italia è così. Siamo stati felici per il 2021, rimarrà per sempre. Poi c’è stata una delusione, ma la squadra ha sempre fatto bene. Qui ci si dimentica in fretta, abbiamo passato un girone con Germania e Inghilterra, che non era semplice. La Nations League poi quando perdiamo conta, quando vinciamo non conta. Bisogna trovare una via di mezzo”.

Sul Mondiale allargato: “Non mi piace, perché si aumentano ancora le partite. Bisogna diminuire le partite per far respirare i giocatori ogni tanto, altrimenti arrivano troppo stanchi”. E poi la battuta su Balotelli: “Capitolo chiuso? Beh, penso di sì, ormai sì. Zaccagni? È la stessa cosa di Mancini, lo abbiamo fatto debuttare noi, crediamo nel giocatore e quindi deve continuare a giocare. Ci sono delle motivazioni, io non è che non chiamo un giocatore ‘così’. Se un giocatore è bravo lo chiamo, ma ci sono delle motivazioni più che valide”. Un segnale, negativo, abbastanza importante anche nei confronti dell’esterno della Lazio.

Francesco Iucca

Romano, giornalista, dal 2013 inseguo un sogno. Inviato e opinionista tra tv, radio e tanto altro. Roma, Lazio, Nazionale, ma senza limiti. Sempre alla ricerca di 'cosa c'è dietro'. Tengo alla larga quelli che 'Il calcio è solo un gioco'. Amo il tennis, Roger Federer e la musica. Cantante e pianista a tempo perso.

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