Per l’eredità di Inzaghi resiste la candidatura dell’allenatore dell’ultimo Scudetto nerazzurro. Ecco chi potrebbe salutare Milano col suo ritorno
Al momento sulla testa di Simone Inzaghi incombe una Spada di Damocle. Il filo che regge la spada è rappresentato dal passaggio del turno nelle Coppe. Lo sa bene il tecnico piacentino, e lo sa ancora di più l’Inter che sta iniziando a guardarsi intorno per un cambio di guardia sulla panchina nerazzurra.
Si parla molto anche di un ritorno di Antonio Conte, nel caso Inzaghi venisse esonerato. L’allenatore salentino ha dimostrato carattere e personalità, ha dimostrato di saper trascinare la squadra. Inoltre, non ci sarebbe bisogno di stravolgere la squadra visto l’utilizzo anche da parte sua del 3-5-2.
Ma ci sono quattro giocatori che potrebbero salutare Milano se veramente arrivasse, anzi tornasse, Conte sulla panchina dell’Inter. Primi su tutti, due giovani. Raoul Bellanova e Kristjan Asllani. Il tecnico salentino non ama puntare sui giovani. Preferisce giocatori già formati, che hanno già vinto e che sono già in grado di vincere. Giocatori pronti. E Bellanova e Asllani, visto anche lo scarso impiego da parte di Inzaghi, non lo sono. Il problema non si pone con Bellanova, su cui c’è un diritto di riscatto che non verrebbe esercitato (e probabilmente non verrà esercitato in ogni caso). Si pone però con l’albanese, che è a tutti gli effetti un giocatore dell’Inter e che andrebbe messo sul mercato. I nerazzurri ci hanno investito tanto, riscattandolo dall’Empoli per 14 milioni di euro più 2 di bonus. Ma sulla lista dei partenti, non ci sono solo loro.
Dai giovani come Bellanova e Asllani, agli ‘esperti’ che però all’Inter hanno clamorosamente floppato. Parliamo di Gosens e Joaquin Correa, quasi 60 milioni in due che, probabilmente, Conte non vorrebbe vedere nella sua eventuale seconda avventura alla guida dei nerazzurri. Specie l’argentino, il ‘pupillo’ di Inzaghi contestatissimo dai tifosi sui social.
Calciatore un po’ indolente, discontinuo e spesso soggetto a infortuni (forse anche perché non si allena al meglio), l’argentino è in ogni caso destinato a salutare. L’obiettivo è piazzarlo altrove a titolo definitivo, ma sarà molto difficile. Occorrerebbero 15-18 milioni cash per evitare una minusvalenza. Non a caso Marotta è aperto a un prestito con diritto di riscatto. Suggestione nella suggestione, sull’out mancino – in sostituzione di Gosens – Conte potrebbe spingere per il clamoroso ritorno di Ivan Perisic. Fu lui a strapparlo all’Inter a parametro zero e fu lui che potrebbe ripotarlo a Milano. Il croato sta bene a Londra, tuttavia potrebbe non rientrare nei piani futuri del Tottenham, col quale ha un altro anno di contratto (con opzione) da circa 6 milioni di euro netti.
L’Inter potrebbe ‘accontentare’ Conte qualora gli ‘Spurs’ decidessero di dare il croato, 34 anni compiuti a febbraio, a zero o quasi. Un indennizzo al massimo. Come accadde con la Roma per Edin Dzeko. Fantamercato? Sì, ma non troppo.
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