La lite con Maldini l’ultimo episodio con protagonista Luciano Spalletti: non ci sono soltanto Totti e Icardi
Il tunnel degli spogliatoi del ‘Maradona’ bollente prima dell’inizio del secondo tempo di Napoli-Maradona. Scontro veemente tra Paolo Maldini e Luciano Spalletti che non è passato inosservato.
Il dirigente rossonero ha risposto per le rime al tecnico azzurro. Il suo “mister sei nervoso, hai già vinto il campionato, che c… vuoi?” è diventato immediatamente virale con Spalletti che in conferenza ha replicato in maniera altrettanto dura: “Non mi è piaciuto che Maldini mi parlasse sopra mentre dialogavo con l’arbitro: non deve mettersi in mezzo. Lui è Maldini, ma anche io ho giocato in Serie A: sono cose antipatiche”.
Un botta e risposta infuocato che renderà ancora più incandescente il clima in vista del doppio confronto Champions. Ma Spalletti non è certo nuovo a liti del genere. Inutile o quasi ricordare la rottura dei rapporti con Totti e Icardi, all’epoca dei fatti i capitani delle squadre allenate dal tecnico di Certaldo. Su loro è stato detto e scritto di tutto, ma nel corso della sua carriera, l’attuale allenatore del Napoli ha avuto diversi ‘scontri’ con dirigenti, calciatori e colleghi.
Come non ricordare allora il faccia a faccia, sempre negli spogliatoi del Maradona, con Massimiliano Allegri. Settembre 2021, il Napoli batte la Juve 2-1 in rimonta e tra i due tecnici sono scintille: “La finisci di fare casino con gli arbitri? Ti devi vergognare!” urla il bianconero. Spalletti da parte sua risponde in sala stampa: “Io faccio casino? E’ una cosa che non si può sopportare. Ho sempre perso, una volta che vinco mi viene a fare la morale”. Qualcosa tra i due c’è stato anche quest’anno dopo il 5-1 del Napoli. Al triplice fischio, Allegri si dirige arrabbiato verso gli spogliatoi e Spalletti lo insegue per stringerli la mano. Polemiche anche in questo caso.
Ma non sono soltanto dirigenti e allenatori avversari a fare i conti con le arrabbiature di Spalletti. Detto di Totti e Icardi, il tecnico di Certaldo non ha avuto parole tenere neanche nei confronti di altri suoi giocatori.
Così, ai tempi dello Zenit, ci fu uno scontro con Hulk che poco gradì una sostituzione proprio contro il Milan. Al mancato saluto dell’attaccante, il tecnico gli puntò il dito contro come a dirgli ‘ci vediamo dopo’ e davanti alle telecamere lo bacchettò: “Bisogna rispettare i ruoli. Se l’ho sostituito vuole dire che ha giocato male”. I ruoli li ha fatto rispettare anche a Roma con Cassano, come raccontato dallo stesso calciatore: punito per qualche parola di troppo nello spogliatoio e degradato da vice-capitano.
Al momento del trasferimento al Real Madrid, il commento di Spalletti non fu certo tenero: “Sensazioni? Le stesse di quando sono andati via Bovo o Corvia”. Bordate, non certo una novità per l’allenatore che quando ha qualcosa da dire non si risparmia di certo. A farne le spese, tra i calciatori, anche Panucci (sempre alla Roma). Celebri anche alcune sue sfuriate durante le interviste, una su tutte quella alla tv russa dopo una partita dello Zenit: “Ma che emozioni, ma quali emozioni – la protesta per l’extra-recupero concesso -. Io non gli sto simpatico e anche oggi l’ha fatto vedere”. Carattere irascibile e lo ha fatto vedere anche ieri con Maldini: l’ultimo scontro. Almeno per ora.
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