L’estremo difensore ha diffuso un video nel quale ha mostrato il rito osservato prima di scendere in campo
Un campione del mondo alle prese con gli spiriti: così Geronimo Rulli si prepara prima di ogni partita. Il portiere dell’Ajax, dopo l’ultimo match giocato e vinto in Coppa d’Olanda contro il Feyenoord, ha diffuso delle immagini sui propri social nelle quali ha mostrato ai suoi tifosi il curioso rituale realizzato prima di scendere in campo.
L’estremo difensore argentino, presente con la maglia dell’albiceleste nella trionfale spedizione in Qatar della banda di Lione Scaloni, ha diffuso un video nel quale ‘ripuliva’ la propria divisa allontanando gli spiriti maligni. Rulli ha mostrato come prima di ogni partita incensa la propria uniforme da gioco, a partire dai guanti sino ad arrivare agli scarpini. Un rituale che il portiere ripete ad ogni incontro e che raramente si vede nel mondo del calcio.
Come spiegato dallo stesso Rulli, si tratta di una sorta di benedizione della divisa da gioco utilizzata durante le gare. Un rituale adottato costantemente dall’ex portiere del Villarreal per ‘ripulire le energie’ in vista dei nuovi appuntamenti in campo. Per un estremo difensore da anni al top del calcio europeo è senz’altro un particolare che desta grande curiosità, anche se storicamente tanti calciatori argentini si sono resi protagonisti di riti scaramantici.
I rituali dell’Argentina ai Mondiali di Qatar 2022
Del resto la scaramanzia da quelle parti è di casa, come dimostrato da un rituale cui più volte abbiamo assistito durante gli scorsi Mondiali di Qatar 2022.
Un’ora prima di ogni match, ad esempio, Rodrigo De Paul, Leandro Paredes e Alejandro Papu Gomez si ritrovavano in campo per ripetere sempre la stessa azione, una consuetudine adottata ufficialmente in occasione della Copa America vinta nel 2021. I tre argentini, contrariamente agli altri compagni, si ritrovavano sul dischetto 60 minuti prima del fischio d’inizio, prima scattavano dei selfie e successivamente in un clima assolutamente disteso scoppiavano a ridere. Qui entrava poi in gioco il vero rituale: tutti e tre ad un certo punto scartavano insieme una caramella e, con perfetta coordinazione, la portavano successivamente in bocca.