Continua il momento difficile di Dusan Vlahovic con la maglia della Juventus: nel finale di stagione potrebbero cambiare le gerarchie di Allegri
Ancora a secco contro l’Inter e nessuna conclusione pericolosa diretta verso i pali difesi da Handanovic. Altra serata da dimenticare per Dusan Vlahovic, che insieme a Di Maria non ha inciso nel tandem d’attacco bianconero nell’incandescente Juve-Inter di Coppa Italia.
Il centravanti serbo non è mai riuscito a liberarsi dell’attenta marcatura di Acerbi, risultando macchinoso anche palla al piede e nel dialogo con i compagni. Allegri lo ha abbracciato all’uscita dal campo per Milik e difeso a parole in conferenza stampa al termine della sfida. Anche il pubblico dell’Allianz Stadium ha cercato di rincuorare l’ex Fiorentina, applaudendolo durante la sostituzione. Resta però l’allarme rosso nella tabella dei gol segnati dal classe 2000, fermo a quota 11 e con l’ultima rete su azione realizzata addirittura a Salerno a inizio febbraio. Vlahovic dopo il rientro dalla pubalgia ha fornito prestazione altalenanti e spesso sotto le aspettative, faticando più del dovuto a trovare il bersaglio grosso. Nelle ultime dieci partite tra campionato, Europa League e Coppa Italia (713 minuti complessivi) il serbo ha segnato un solo gol – e peraltro su rigore – nella vittoriosa trasferta europea a Friburgo. Numeri assolutamente non da Vlahovic e che parlano da soli sul momento di difficoltà che sta attraversando il nove della ‘Vecchia Signora’.
Juventus, Vlahovic a due facce: i numeri non mentono
Almeno per quanto riguarda la parentesi alla Juve. Perché c’è un dato – anche piuttosto curioso – che risalta all’occhio: il trend realizzativo con la Nazionale, all’opposto praticamente rispetto allo score con la casacca bianconera. Vlahovic infatti timbra un gol ogni 69′ con la Serbia, mentre con la squadra di Allegri va a segno ogni 209′, praticamente il triplo dei minuti.
Statistica che spiega le difficoltà riscontrate in questa stagione con la Juventus dall’ex attaccante della Fiorentina, che sta faticando più del dovuto a trovare continuità e a imporsi a certi livelli sotto la Mole dopo il trasferimento in pompa magna in bianconero nel gennaio 2022. Un’operazione onerosissima per le casse del club piemontese (oltre 80 milioni di euro), ma che la dirigenza della Continassa vuole proteggere senza perdere la fiducia nel proprio centravanti di riferimento. Vlahovic non è sul mercato, anche se le vicende extra campo e un’offerta fuori mercato a tripla cifra potrebbero cambiare gli scenari in estate. Intanto il serbo deve respingere la concorrenza di Kean e del rientrante Milik, pronti a sfruttare l’occasione per soffiargli il posto. Il numero 9 è il titolare dell’attacco di Allegri, ma i tanti impegni ravvicinati e il rendimento poco convincente della punta di Belgrado potrebbero indurre il tecnico a cambiare le gerarchie nel finale di stagione. Ad iniziare dalla trasferta di Roma contro la Lazio, fondamentale per la corsa Champions, dove Milik insidia la titolarità di Vlahovic. Per il serbo è arrivato il momento di battere un colpo e riprendersi la Juve.