Questa sera, Lazio-Juventus chiuderà il ventinovesimo turno del campionato di Serie A: sfida nella sfida tra protagonisti in campo
Lazio contro Juventus, Sarri contro Allegri. Di fronte due scuole diverse dell’Italia del pallone, tre anni e mezzo fa il destino volle che uno (Maurizio) seguisse l’altro (Max) sulla panchina bianconera che sembrava la meno tagliata sulla tuta dell’ex tecnico del Napoli.
E fu scudetto anche in quella stagione, la 2019-2020, il nono delle grande epopea juventina del Terzo Millennio, con un dominio passata di mano in mano da Conte ad Allegri, al Comandante che ora siede sulla panchina della Lazio. La classifica è probabilmente quella che in agosto nessuno si sarebbe aspettato: la Lazio seconda, proiettata a 55 punti davanti a Milan e Inter, la Juve settima, penalizzata dai -15 e lanciata in una folle rincorsa al posto Champions, che per ora è distante sette punti. Ma se le milanesi continuano a frenare così ecco che con le ambizioni delle due romane potrebbero corroborarsi anche quelle bianconere. E la cosa avrebbe del clamoroso. Ma è proprio su questa impresa impossibile che Allegri (assente stasera causa febbrone) sta compattando il gruppo e ottenendo un filetto di vittorie importanti.
La classifica e gli obiettivi sono il motivo chiave per capire quanto valga la partita di questa sera all’Olimpico: se la Lazio vince vola e consolida il secondo posto in maniera davvero significativa. Non solo: accrescere in maniera determinante l’autostima, visto che il bilancio con le altre big la vede in posizione di preminenza: sarri e i suoi hanno battuto la Roma due volte, il Milan, l’Inter, il Napoli e l’Atalanta una (manca il secondo round con nerazzurri e rossoneri). Solo la Juventus ha alzato il disco rosso senza appello ai biancocelesti finora: il 13 novembre allo Stadium finì 3-0, doppio Kean e Milik. Ripetersi stasera significherebbe aver impartito almeno una lezione a ciascuna altra grande di questo campionato. Per la Juve vincere significherebbe avvicinarsi ulteriormente all’area Champions, sapendo di potersi giocare lo slot con il Milan atteso il 28 maggio allo Stadium.
Lazio-Juve: la doppia sfida sulle fasce e a centrocampo
E veniamo al campo: il 4-3-3 sarriano contro il 3-5-2 di Max, che oppone Fagioli–Locatelli–Rabiot a Luis Alberto–Cataldi–Milinkovic, stando almeno alle previsioni. Marusic, con il supporto di Casale, avrà un cliente scomodo come Kostic, freccia sinistra bianconera. Ma il tridente di Sarri, che potrebbe riproporre Immobile al centro, con Zaccagni e Felipe Anderson esterni, creerà più di una apprensione alla linea a tre bianconera. E l’ex Verona a destra, potrebbe limitare la spinta di Cuadrado, altra arma interessante per la Juve. Allegri ha la variante Di Maria, da giocarsi subito o in corsa.
Forse è il dubbio silenzioso che potrebbe attanagliare anche il tecnico della Lazio con il suo bomber, Ciro il Grande, che va gestito molto e bene da qui alla fine. Se uno dovesse scegliere due protagonisti per parte la sfida frontale Milinkovic–Rabiot e quella distanza Zaccagni–Kostic (a pungere su versanti opposti) potrebbe rappresentare il doppio canale su cui giocare una sfida tanto equilibrata prima che Di Bello faccia partire il fischio d’inizio. Bella anche la sfida a distanza tra i portieri: Provedel una piacevolissima sorpresa, Szczesny una conferma, 17 clean sheet (più di tutti) contro 12, quella della Lazio è la migliore difesa della Serie A.