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Milan-Origi, storia di un flop annunciato: il futuro è scritto

I numeri non lasciano alcun dubbio: se il Milan cercava nuovi gol bisognava guardare altrove. Il belga ha sempre faticato a raggiungere la doppia cifra

I numeri non sempre dicono tutta la verità ma sono spesso indicativi. Serve però scegliere il punto di vista più corretto per analizzarli. E così guardando la classifica della Serie A ci rendiamo conto come il Milan sia la seconda squadra ad aver fatto più gol, 48 come l‘Inter. Numeri che ci dicono, dunque, che ben 17 squadre fanno peggio dei rossoneri ma un club come il Milan, che lo scorso anno ha conquistato lo Scudetto, ha l’obbligo di guardare avanti, lì dove c’è il Napoli, con ben 22 punti di vantaggio e 18 gol in più fatti.

Divock Origi (LaPresse) – Calciomercato.it

E’ vero che la sfida del Maradona ha detto altro ma contro l’Empoli, il Diavolo non ha saputo far gol nonostante le diverse occasioni avute. Contro i toscani, il mister di Parma, ha voluto affidarsi a Divock Origi ed Ante Rebic, che hanno deluso ampiamente le aspettative.

E anche in questo caso sono i numeri a dirci che c’è qualcosa che non va. Sì perché il belga e il croato, tra i giocatori più pagati della rosa, non vanno oltre i cinque gol complessivi, tre per l’ex Eintracht e due per l’ex Liverpool. Venerdì sera è arrivata la bocciatura totale di entrambi i calciatori. Ma se Rebic è riuscito a dare qualche segnale, muovendosi bene e provando a dialogare con Theo Hernandez, lo stesso non si può dire per Origi.

Il belga è apparso macchinoso e incapace di rendersi pericoloso. Non è riuscito a trovare la posizione giusta, lasciando intendere di non aver per nulla digerito gli schemi di Stefano Pioli. Origi contro l’Empoli è risultato totalmente inutile alla causa rossonera, facendo spazientire i tifosi.

Milan, stagione da dimenticare per Origi

San Siro raramente fischia i propri calciatori ma con il belga hanno letteralmente perso la pazienza. Origi è senza dubbio il peggiore affare dell’ultima sessione di calciomercato.

Divock Origi (LaPresse) – Calciomercato.it

Sì perché il classe 1995 è stato preso per sostituire Zlatan Ibrahimovic, non uno qualunque. Lo scarso rendimento dell’ex Liverpool rischia così di pesare tantissimo al termine della stagione. Fin qui, come detto, Origi ha segnato solamente due reti, contro il Monza, in cui è arrivato pure un assist, e contro il Sassuolo. Un bottino davvero troppo magro per meritarsi la conferma.

E’ chiaro che tra Origi e il Milan non è scoppiato l’amore e insistere potrebbe essere pericoloso. Nelle ultime partite, quando è stato chiamato in causa, il belga non è riuscito mai a rendersi utile. E’ apparso pure svogliato, diversamente da inizio stagione quando aveva voglia di spaccare il mondo.

Da quando è cominciato il 2023 Origi non ha avuto problemi fisici, ma non è bastato per prendersi il Milan. Anzi, il suo rendimento è peggiorato. Così sta perdendo inesorabilmente il confronto con Ibrahimovic, che nelle prime 20 partite dello scorso campionato era riuscito a segnare 8 gol. Numeri, quelli dello svedese, forse, sottovalutati, che in questo momento stanno facendo la differenza.

Milan, Origi: una scommessa persa in partenza

Divock Origi era visto come una grande opportunità da cogliere. Maldini e Massara pensavano di poter ripetere l’operazione Olivier Giroud ad un anno di distanza ma così non è stato. Il colpo di fulmine era arrivato quel 7 dicembre del 2021 quando Origi a San Siro, con la maglia del Liverpool, si rendeva protagonista di una super prestazione oltre che di un gol. Nessuno sembrava avere dubbi: un giocatore con quelle caratteristiche in Italia arriva facilmente in doppia cifra.

Divock Origi (LaPresse) – Calciomercato.it

I numeri (ancora loro) dicevano, però, altro: è vero che con i Reds ha giocato poco ma le reti realizzate nella stagione 2021/22 erano state sei. Addirittura uno in quella precedente e ancora sei nella 19/20. Furono otto, invece, nella 18/19.

Tra questi, due nella semifinale di ritorno di Champions League, contro il Barcellona, e uno contro il Tottenham. Tre reti fondamentali, che insieme a qualche gol nei derby con l‘Everton, hanno portato Origi a essere considerato dai tifosi del Liverpool (oltre che da Klopp) una vera e propria leggenda e l’attaccante dei gol pesanti.

Al di là degli appellativi, che hanno forse illuso qualche sostenitore del Diavolo in estate, sono i numeri (ancora una volta) a dirci che il rendimento negativo di Divock Origi non può per nulla sorprenderci.

Facendo altri tre passi indietro nel tempo, vediamo che nella stagione 2017/2018, nonostante le 36 presenze, con la maglia del Wolfsburg, le reti segnate sono state sette. Finalmente la doppia cifra arriva al termine della 16/17: furono 11 i gol, in 43 presenze, con il Liverpool; 10 in quella precedente.

Stagioni
2022/2023 – Gol 2 (presenze 27)

2021/2022 – Gol 6 (presenze 18)
2020/2021 – Gol 1 (presenze 17)
2019/2020 – Gol 6 (presenze 42)
2018/2019 – Gol 8 (presenze 22)
2017/2018 – Gol 7 (presenze 37)
2016/2017 – Gol 11 (presenze 43)
2015/2016 – Gol 10 (presenze 34)

Puntare su Origi, dunque, è stato più che un azzardo. Un errore al quale si può rimediare al termine della stagione, magari con un ritorno in Premier League, dove, come abbiamo scritto, gode ancora di grande stima. Ad Origi mancano poche settimane per fare cambiare idea al Milan, ma può farlo solo diventando una leggenda. Un’impresa più che complicata.

Martin Sartorio

Giornalista per Calciomercato.it e MilanLive.it. Seguo il 🔴⚫️Milan, appassionato di Fantacalcio e Alonso. In estate anche di Slalom 🎙🚗

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