Episodio deprecabile di insulti razzisti in campo, la società del giocatore decide in maniera ufficiale per l’allontanamento dalla squadra
Ancora oggi, nel 2023, risulta difficile debellare il razzismo all’interno della società ma anche nel mondo dello sport. Episodi gravi continuano a ripetersi in questo senso sugli spalti tra i tifosi, ma anche in campo. Ma il gesto compiuto costa carissimo a Dante Vanzeir, calciatore belga dei New York Red Bulls.
Durante la partita di sabato scorso contro i San Josè Eartquakes, insulti razzisti in campo erano stati riferiti da Jeremy Ibobisi, attaccante dei californiani. Già nella giornata di domenica, i NY Red Bulls avevano comunicato che, in virtù delle notizie portate all’attenzione della dirigenza, la società si sarebbe messa al lavoro per condannare in maniera ferma il gesto. Il club ha quindi deciso per la sospensione immediata di Vanzeir dalla squadra fino a nuove comunicazioni.
Nel comunicato reso noto anche a mezzo social, i NY Red Bulls stigmatizzano l’accaduto come ‘inaccettabile’ e le parole utilizzate in campo da Vanzeir come ‘inescusabili’. La società si scusa per l’episodio e ribadisce la propria volontà di costruire un ambiente ‘inclusivo’ e ‘anti-razzista’. Viene anche comunicata una lettera di scuse da parte dello stesso Vanzeir per quanto fatto: “Voglio chiedere scusa ai giocatori del San Josè e ai miei compagni di squadra, alla società e ai nostri tifosi. Ho commesso un errore e mi prendo la piena responsabilità di quanto successo, accetterò qualsiasi decisione da parte del club e della MLS. Voglio contribuire a migliorare il nostro sport e il mondo e utilizzerò questo episodio per migliorare me stesso e riflettere con attenzione”.