Il futuro di Memo Ochoa potrebbe essere ancora con la maglia della Salernitana: il club granata vuole blindare il portiere messicano
Nonostante l’interesse di grandi club come l’Inter, Guillermo Ochoa potrebbe restare alla Salernitana anche il prossimo anno: si lavora per il rinnovo del contratto.
Autore dell’ennesima magistrale prestazione nel match di venerdì contro l’Inter, Guillermo Ochoa è sempre più uno dei protagonisti della ambiziosa Salernitana di Danilo Iervolino. Il portiere messicano, arrivato a gennaio dopo l’infortunio di Luigi Sepe, è diventato idolo della tifoseria e punto fermo della squadra allenata da Paulo Sousa. Eppure, prima dell’esonero di Nicola e all’inizio dell’avventura del tecnico portoghese sulla panchina granata, Memo si era accomodato in panchina, facendo spazio a quello che, sulla carta, doveva essere il titolare.
La super prestazione offerta col Monza nella partita vinta per 3-0 dai campani ha, però, chiuso ogni discussione. Oggi Guillermo Ochoa è titolare indiscusso della Salernitana che grazie al messicano ha raccolto diversi punti. L’estremo difensore classe ’85 è stato decisivo anche contro l’Inter, con una serie di interventi da applausi su Correa, Lukaku e De Vrij che hanno tenuto in partita la compagine granata prima del pareggio firmato dall’ex Candreva. Ed ecco che ora, quando restano nove partite da giocare, il club campano prova a blindare il suo fuoriclasse tra i pali.
Ingaggiato con un contratto in scadenza al prossimo 30 giugno, Guillermo Ochoa potrebbe restare a Salerno, nonostante l’interesse di club di prima fascia.
Il direttore sportivo Morgan De Sanctis potrebbe anche provare ad accelerare i tempi per blindare quello che è già idolo della tifoseria: portiere iconico, ma non solo. Contro l’Inter Ochoa ha raggiunto il traguardo delle 10 parate in una singola partita, record finora detenuto da Radu della Cremonese. I numeri, del resto, confermano l’enorme valore dell’ex Standard Liegi.
Dal suo arrivo a Salerno Ochoa ha giocato dodici partite: solo due i clean sheet contro Monza e Sampdoria ed un passivo di ventidue gol fortemente condizionato dalla goleada di Bergamo dove la Salernitana incassò ben otto reti. Porta inviolata a parte, il messicano è stato spesso decisivo, anche solo nel ridimensionare sconfitte pesanti. Contro Milan, Inter, Torino e Monza è stato decisivo, contribuendo a portare a casa punti decisivi per la salvezza. Un’altra “scommessa” vinta dal ds De Sanctis che ha assicurato all’ippocampo quello che è, probabilmente, il miglior portiere della storia granata.
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