Il 19 aprile ci sarà la decisione sulle sanzioni inflitte alla Juventus e ai suoi ex e attuali dirigenti: tutto cancellato, sarà caos
Una settimana ancora e poi sarà l’ora del verdetto definitivo. Il primo filone plusvalenze legato alla Juventus si chiuderà il prossimo 19 aprile con la decisione del Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni sul ricorso presentato dal club e dai suoi attuali ed ex dirigenti (da Agnelli a Paratici e Cherubini).
La decisione, come ormai è nota, sarà incentrata esclusivamente sulla correttezza della sentenza da un punto di vista giuridico, senza poter entrare nel merito. In questo modo, il Collegio di Garanzia potrà decidere di confermare il -15 per la Juve, annullarlo oppure rinviare il caso alla Corte di Appello Federale.
Su quel che potrebbe accadere la prossima settimana si è concentrato anche Graziano Campi nel suo intervento a Calciomercato.it su Tv Play. Dichiarazioni che fanno presagire giornate complicate per l’intero movimento calcistico italiano.
Juventus, via la penalizzazione: l’ipotesi di Campi
Partendo dalla posizione di Fabio Paratici che ha presentato ricorso alla Fifa contro la sospensione che è stata estesa anche fuori dai confini italiani, Campi ha detto le sue sanzioni sulla decisione del Collegio di Garanzia. “Credo che il 19 venga annullata la sanzione e dopo mi aspetto il circo – le sue parole – Magari sbaglio, ma immaginatevi questo: viene annullata la sentenza senza rinvio perché ci sono stati errori procedurali, soprattutto il discorso legato all’articolo 4 che non era stato imputato alla Juventus“.
Una eventualità che porterebbe con sé un problema non di poco conto, come spiega Campi: “La Juve ne uscirebbe, ma Chiné sa che con tutte le altre squadre dovrà utilizzare l’articolo 4. Quindi i bianconeri verrebbero assolti, ma tutte le altre sarebbero condannate e non ci dovrebbero essere più problemi. Sarebbe un qualcosa che farebbe impazzire tutto il sistema calcio italiano”. Da considerare poi tutti gli altri procedimenti in corso o che potrebbero essere aperti. Una mole di lavoro che in Figc non potrebbero sostenere: “E’ una situazione di pasticci che non può che peggiorare. Perché tutte le indagini in corso non può seguirle tutte la Federcalcio perché non ha abbastanza personale”.