Cassano-Mourinho, il barese non ha finito: “Allenatore scarso, pieno di leccac…o”

Ancora Antonio Cassano contro Mourinho, ulteriore replica dell’ex calciatore al tecnico portoghese nella polemica a distanza

Prosegue la polemica a distanza tra Cassano e Mourinho. Dopo le critiche del portoghese, c’era stata una prima replica di Cassano, con i social a commentare a favore dello Special One, ‘vincitore’ del duello dialettico.

Cassano attacca ancora Mourinho alla Bobo Tv
Antonio Cassano alla Bobo Tv (screen shot)

Alla Bobo Tv, su Twitch, Cassano perĆ² ha preso nuovamente la parola, andando ulteriormente all’attacco e non lesinando parole durissime nei confronti del portoghese: “Questione Livaja? Posso giurare che in 18 anni di carriera non sono mai arrivato alle mani – ha dichiarato – Ho buttato una televisione addosso ai dirigenti, prendendomi le mie responsabilitĆ . Ma qualche coniglio ha fatto la spia, facendogli fare anche una figuraccia. Lui ha detto che non ho mai vinto. Sono andato alla Roma, a differenza della Juve, per amore, passione e divertimento. Ho passato 5 anni meravigliosi, Mourinho deve chiedere a Totti, De Rossi e Bruno Conti cosa ho fatto lƬ, hanno goduto con me. Alla Roma lui sta facendo fare figuracce oscene, disastri, come allenatore ĆØ scarso. Il suo calcio ĆØ rimasto a 30 anni fa, ĆØ orribile. Non ce l’ho con lui come persona, come allenatore continua a non piacermi. Al Real mi ricordano solo per la giacca? Ero grasso, ma mi hanno preso e significa che ero un fenomeno. Ho fatto malissimo, non ho mai giocato per colpe mie. Mourinho ĆØ stato mandato via pur vincendo, perchĆ© giocava malissimo. Di calcio non sa parlare, lui parla di tutt’altro. Io posso farlo, perchĆ© sono stato un ‘grandissimissimo’ calciatore. Quando Mou smetterĆ , non lo cagherĆ  nessuno, anche se oggi puĆ² contare su tanti leccac…o che hanno paura di fargli le domande e non contrattaccano. Con me non attacca, non ho paura di rispondere a tono. Non ha mai valorizzato un giocatore. Caro Mourinho, sei scarso. Prendi esempio da gente come Spalletti, De Zerbi, che fanno un calcio meraviglioso. Io non ho vinto niente, ma ho lasciato nel cuore qualcosa a tutte le tifoserie per le quali ho giocato. Quei trofei, sai dove te li devi mettere? Non lo dico, ma hai capito”.

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