Juventus, patteggiamento ‘doppio’: accordo con la Uefa decisivo

Juventus, ecco la strategia per i prossimi sviluppi della giustizia sportiva: patteggiamento ma solo con ‘assist’ dell’Uefa

Sono giorni e settimane decisive per la Juventus, in un finale di stagione rovente tra gli impegni in campo e fuori. In particolare la prossima settimana tra ritorno con lo Sporting in Europa League, ricorso al Collegio di garanzia del Coni, sfida contro il Napoli in campionato e organizzazione della difesa per il pre-deferimento sulla manovra stipendi sarà particolarmente intensa. Proprio su quest’ultimo punto, gli scenari tendono a intrecciarsi in maniera decisa.

Juventus patteggiamento senza sanzioni Uefa
Massimiliano Allegri © LaPresse – Calciomercato.it

Il club bianconero vorrebbe evitare il processo per la manovra stipendi e per questo sta valutando l’idea del patteggiamento. Un patteggiamento che però potrebbe avvenire solamente a due condizioni. La prima, sarebbe quella di ottenere l’annullamento del -15 da parte del Collegio di garanzia del Coni, in modo da provare a concludere la stagione con sanzioni limitate in classifica. La seconda, sarebbe quella di avere certezza, da parte della Uefa, di non essere esclusi dalle coppe europee al termine di questa stagione. Un tema, questo, piuttosto delicato però, dato che come noto Ceferin e i piani alti dell’organo europeo vorrebbero una abiura ufficiale, mai arrivata fin qui ed espressa soltanto a livello informale, da parte della nuova dirigenza bianconera sulla Superlega.

Juventus, per il patteggiamento serve anche l’accordo ‘interno’

E qui veniamo a un’altra condizione per quanto riguarda il patteggiamento, con i rapporti all’interno della famiglia Agnelli ad entrare in gioco.

Juventus patteggiamento senza sanzioni Uefa
Andrea Agnelli e John Elkann © LaPresse – Calciomercato.it

Occorrerebbe infatti una ‘intesa’ tra John Elkann e il presidente uscente Andrea Agnelli. L’ex numero uno del club non sarebbe convinto della via del patteggiamento, che dal suo punto di vista rappresenterebbe una ammissione di colpa che al momento non vorrebbe sostenere. La ‘ragione di stato’ potrebbe però alla fine prendere il sopravvento. Il tutto continua a viaggiare, come si vede, su di equilibri molto sottili. Ma il momento della verità, a tutti i livelli, si sta avvicinando.

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