Pagelle e tabellino di Roma-Udinese, match valido per la 30esima giornata del campionato di Serie A TIM 2022/23
ROMA
Rui Patricio 7: praticamente inoperoso nel primo tempo, poi sale in cattedra con un paio di buone uscite e soprattutto il rigore parato alla grande a Pereyra. Anzi, alla grandissima. Blinda tre punti super.
Mancini 6,5: sventa un paio di azioni friulane potenzialmente molto pericolose, aggredisce alto con criterio. Pericoloso anche su calcio piazzato. Poi commette il fallo di mano che costa il rigore, ma Pereyra lo grazia.
Smalling 6,5: imposta al piccolo trotto, non ha un attaccante di riferimento da marcare e da dominare con l’assenza di Beto. Success non lo fa mai girare neanche per sgranchirsi il collo. Poi respinge un paio di palloni pericolosissimi, di testa e in tuffo.
Llorente 6: meno qualitativo di Ibanez, ma un po’ più roccioso in certe occasioni. Tiene la linea con lucidità, anche se in realtà non brilla particolarmente.
Celik 5: niente, la sua avventura proprio non decolla. Sta lì, timido, senza chiedere troppo palla, se ne sta lì sulle sue senza disturbare. Peccato che sbagli pure una marea di appoggi semplici. Dal 74′ Zalewski sv
Cristante 6: partita complicata, in cui lotta e sgomita, poi però rimane ferito alla testa dopo un bruttissimo scontro con Success. Si rialza, torna nella mischia e poi si prende pure la responsabilità del rigore. Apre troppo il piattone, non è serata. Ma lui continua a mordere e pressare tutti.
Bove 7: più un cane malato stasera sembra quasi un folletto dispettoso, per l’Udinese ovviamente. Corre come un forsennato, anche nel nella prima parte di gara si vede poco. Bravissimo a scattare come una molla sul palo di Cristante mettendo dentro un gol fondamentale. Poi acquista fiducia e non si ferma mai, neanche a bere.
El Shaarawy 6: gioca spesso un po’ basso, anche perché Ehizibue va controllato per bene. In avanti non crea tantissimo, ma quando arriva nei pressi dell’area dà sensazioni positive. Dal 74′ Spinazzola sv
Pellegrini 7,5: l’immagine della serata resta lo striscione della Curva Sud, bellissimo, commovente. Lui si prende tutta la forza del suo popolo e la riversa in campo: è indemoniato, corre appresso a qualsiasi cosa, prende botte, si inserisce. Dà pure spettacolo, spezza la maledizione. Può essere la sua svolta. Dall’89’ Tahirovic sv
Wijnaldum 6: si decentra sulla destra appena può, anche perché Celik fa poco e nulla. Un paio di occasioni importanti partono da una sua iniziativa chiusa con un buon cross. Non eccezionale, ma la sua importanza si nota. Esce perché risente di una botta alla testa. Dal 60′ Matic 6: serviva fresco per giovedì, gioca una mezz’ora alla sua maniera, di sostanza e controllo.
Belotti 6: stasera perde tutti i contrasti o quasi, quando si trova a puntare un avversario questo gli sradica il pallone senza grandi patemi. C’è da dire, si riscatta alla grande sul gol di Pellegrini, dove porta palla e poi la consegna in maniera perfetta al suo capitano. La sufficienza se la merita con quella giocata. Dal 74′ Abraham 6,5: finalmente pure lui torna al gol. È la serata deiritorni.
Allenatore: Mourinho 7: la Roma parte subito con una buona carica, sulle ali di quella trasmessa dai tifosi a Pellegrini. I giallorossi aspettano, non hanno fretta, poi quando arrivano in area friulana fanno spesso paura. Dietro non rischia mai niente se non sul rigore. Ma la difesa è impenetrabile. Tre punti giusti, cercati e meritati con tanto di allungo su Inter e Milan. La Champions è lì. E ora tutto su giovedì.
UDINESE
Silvestri 6,5: reattivo quando deve, nelle uscite è sempre il primo ad arrivare. Sulla ribattuta di Bove può poco.
Rodrigo Becao 5,5: non è sempre sicuro quando si trova col pallone tra i piedi. Anzi, a dir la verità ne butta un po’ troppi. A livello difensivo partita discreta.
Bijol 6,5: la difesa dell’Udinese si poggia tutta su di lui, va a chiudere anche qualche buco di Becato. È attento e reattivo, sia nei piedi che nella testa. Non semplice da superare. Nella ripresa si fa più difficile ma non perde il controllo.
Perez N. 6: da quella parte Wijnaldum a volte è difficile da leggere. Bene quando deve impostare, anche se la Roma non è che pressi più di tanto. Soffre, ma relativamente.
Ehizibue 6: è in forma, si vede. Fa avanti e indietro con grande continuità, anche se non arriva quasi mai sul fondo. Però è attivo, ripiega con puntualità, si muove anche in mezzo al campo. Non fa cose eclatanti, ma è sempre acceso. Dal 71′ Ebosele 6: spinge e dà tutto negli ultimi minuti, partecipa a un forcing che però non porta a nulla.
Samardzic 5: lui invece si accende a intermittenza, ma è più spento che altro. Va troppo spesso al piccolo trotto, si trova a rincorrere gli avversari e non incide mai. Ci prova su punizione, ma è velleitario. Deludente. Dal 78′ Pafundi sv
Walace 5,5: non ha mai un centimetro di spazio per controllare il pallone, girarsi e alzare la testa. Nel primo tempo è tallonato senza sosta da Pellegrini. Una partita intera così.
Lovric 5,5: anche lui poco e niente da registrare. Gira sempre a largo dall’area avversaria, anche perché la Roma non si fa mai schiacciare e anche per lui diventa complicato. Prestazione opaca, ma non solo per colpa sua. Suo il tiro da cui nasce il rigore. Dal 78′ Nestorovski sv
Udogie 5: dalla sua parte l’Udinese va molto poco, invece di sfruttare la presenza di Celik che non è per così dire irresistibile. Le poche volte che si trova a poter puntare, è sterile. Dall’87’ Masina
Pereyra 4,5: il fallo di mano fa girare la partita in maniera evidente ed è una ingenuità colossale. E così fa girare pure la sua prestazione, che finisce nel baratro dopo che aveva passato 35 minuti a correre e coprire tutto il campo. Ha la chance di riscattarsi. Non è proprio serata.
Success 5,5: partita parecchio complicata per lui, perché è costantemente raddoppiato, marcato, tallonato. Poi prende una bella botta in testa, lui non fa una piega e continua a prenderne, a cercare di difendere qualche pallone. Non può altro. Dal 78′ Thauvin sv
Allenatore: Sottil 5,5: l’assenza di Beto all’ultimo influisce probabilmente parecchio sulla partita dell’Udinese. A deludere è soprattutto il centrocampo, che ha poca personalità nonostante l’ottima qualità, almeno sulla carta. Senza una punta nessuno si inserisce o segue l’azione, non c’è un solo modo per scardinare la Roma. Ci si aspettava qualcosa di più. Nel secondo tempo l’Udinese spinge, non è neanche fortunata sul rigore. Forse meritava un gol, ma non è che tiri chissà quanto in porta.
Arbitro: Giua 6: il fallo di mano di Pereyra era nettissimo, il rigore solare. L’unico neo della sua partita è non averlo visto in diretta. Per il resto direzione coerente e lineare, con due squadre che sono state dure ma molto corrette. Vede bene il rigore per l’Udinese, che pure c’era.
Roma-Udinese, il tabellino
Marcatori: 37′ rig. Bove (R), 55′ Pellegrini (R), 90’+1 Abraham (R)
Ammoniti: Pereyra (U), Ehizibue (U)
ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Llorente; Celik, Cristante, Bove, El Shaarawy; Pellegrini, Wijnaldum; Belotti.
A disposizione: Svilar, Boer, Ibanez, Kumbulla, Spinazzola, Darboe, Camara, Zlaewski, Matic, Tahirovic, Volpato, Abraham, Majchrzak, Solbakken.
Allenatore: Mourinho.
UDINESE (3-5-2): Silvestri; Rodrigo Becao, Bijol, Perez N.; Ehizibue, Samardzic, Walace, Lovric, Udogie; Pereyra; Success.
A disposizione: Padelli, Piana, Masina, Zeegelaar, Ebosele, Pafundi, Thauvin, Nestorowski. Allenatore: Sottil.
Arbitro: Giua. Assistenti: Preti-Lombardo. IV uomo: Sacchi. Var: Banti. Avar: Manganiello