Il centrocampista e capitano della Roma ha ricevuto l’accoglienza che merita all’ingresso sul manto erboso dell’Olimpico dopo l’errore contro il Feyenoord
Per la Roma è il momento di rimanere unita. Squadra, allenatore e tifosi, come è sempre stato nei due anni ormai di reggenza di Jose Mourinho.
Lo Special One ha difeso in ogni occasione possibile i suoi veterani, i leader dello spogliatoio e della squadra in campo. In primis Cristante e ovviamente Lorenzo Pellegrini, capitano giallorosso di cui Mou ha sempre sottolineato il ruolo, non solo meramente rappresentativo e formale. “Se la gente sapesse i sacrifici che fa…“, aveva detto dopo Roma-Empoli. La stagione di Pellegrini non è ai livelli delle precedenti per numeri realizzativi, è innegabile, ma i giallorossi stanno faticando tremendamente in tutti i loro effettivi sotto porta. A partire da Abraham (lui e Solbakken oggi regolarmente a disposizione) e Belotti, stasera titolare e ancora a caccia del primo gol in campionato. Il numero 7 è finito sotto la lente d’ingrandimento delle critiche della piazza, ancor di più dopo lo sfortunato rigore col Feyenoord.
Fischi alle spalle, Pellegrini idolatrato dai tifosi
Per questo c’era attesa anche per l’accoglienza riservata dalla Curva a Pellegrini, che con l’Empoli aveva ricevuto qualche fischio. Bene, al momento dell’ingresso in campo della squadra per il riscaldamento, lo speaker ha annunciato singolarmente i giocatori, con il numero 7 in fondo.
“Dà sempre tutto, la gente è dalla sua parte” le parole al suo arrivo: e l’Olimpico ha risposto in maniera netta con soli applausi e zero fischi. Un segnale importante. La Sud è con il suo capitano, che ha bisogno di sostegno in un finale di stagione così importante. Un segnale ancora più accentuato alla lettura delle formazioni, in cui la dalla curva sono arrivati applausi ancora più forti. “Nel bene o nel male, il capitano rimane tale”, si legge nello striscione all’ingresso delle squadre in campo.