La Juventus potrebbe nutrire una nuova speranza, considerate le vicende giudiziarie in cui è invischiata: la proposta al Coni
I bianconeri stanno per entrare in una settimana cruciale, che potrebbe cambiare in maniera determinante le sorti di questa stagione. Giovedì c’è il ritorno con lo Sporting CP in Europa League, ma soprattutto mercoledì si esprimerà il Collegio di Garanzia presso il Coni.
Quello che potrebbe verificarsi il 19 aprile è anche il seguente scenario: alla Juventus potrebbero essere riconsegnati i 15 punti in classifica, ma in quel caso si avrebbe un campionato che per larghi tratti ha visto i bianconeri penalizzati. Giusta o sbagliata che sia la ‘punizione’, quello che succederà al Collegio di Garanzia presso il Coni potrebbe aprire una riflessione riguardo all’esecutività di una sentenza a livello sportivo. Sulle pagine di ‘Tuttosport’ ne parla l’avvocato Spallone: ecco la sua proposta per il CONI.
Juve, la proposta dell’avvocato Spallone: “Esecutività delle sentenze solo dopo l’ultimo grado di giudizio”
Le vicende processuali in cui è invischiata la Juventus, e che si stanno allargando a macchia d’olio su altre società di Serie A, potrebbero essere uno spunto di riflessione anche per una riforma della giustizia sportiva.
L’avvocato Giorgio Spallone, su questo tema, ha una proposta per il CONI: “Visto il moltiplicarsi delle inchieste, nell’intento di assicurare la regolarità, la stabilità e la certezza delle competizioni sportive, è da valutare l’opportunità di un intervento del Coni. Sarebbe necessaria la riforma della disciplina attualmente in vigore circa l’esecutorietà delle delibere dei giudici federali, abrogandone l’immediatezza e differendola all’avvenuto passaggio in giudicato”.
Insomma, proprio come accade per la giustizia ordinaria, la pena dovrebbe diventare esecutiva solamente dopo l’ultimo grado di giudizio. In questo modo, si eviterebbero scenari come quello che potrebbe verificarsi il prossimo 19 aprile: cioè che una squadra giochi per diversi mesi con una penalizzazione che, alla fine, gli viene tolta. Infine, chiosa l’avvocato Spallone: “Questo intervento lascerebbe impregiudicato il principio di afflittività della sanzione”. E, allo stesso tempo, eviterebbe cortocircuiti giuridici che impattano sulle competizioni sportive.