L’allenatore dell’Udinese Sottil in conferenza dopo la pesante sconfitta contro la Roma all’Olimpico
L’Udinese cade malamente all’Olimpico contro la Roma. Uno 0-3 che non lascia scampo, anche se nel secondo tempo i friulani ci provano senza precisione. E poi l’occasione del rigore di Pereyra, sbagliato, che ha messo la pietra tombale sul match.
Il tecnico bianconero analizza il ko in conferenza stampa: “Volevamo attirarli da una parte per poi andare dentro con i mediani. Udogie nel primo tempo ha gtoccato tre palloni, è una cosa che proviamo e poteva portarci dei vantaggi, ma non avendo Beto dovevamo farlo meglio e invece l’abbiamo fatto poco. Tatticamente la Roma non ci ha impensierito, c’era questo movimento di Pellegrini che da dentro andava fuori, il movimento di El Shaarawy a tirare fuori Ehizibue. Qualche volta potevano scambiarselo Becao e Samardzic, a volte li abbiamo seguiti fino in fondo, ma tutto sommato si sono comportati bene”.
Roma-Udinese, Sottil: “Mancini doveva essere espulso”
Poi Sottil si concentra sulle difficoltà realizzative dell’Udinese: “Siamo una squadra che crea, manca la rifinitura e la scelta giusta negli ultimi metri, magari il tiro con più cattiveria. La squadra però l’alleno tutti i giorni ed è viva, crea, vuole essere più cattiva e determinante. Lavoro molto su questo tasto, sull’essere più precisi e cattivi negli ultimi 20 metri. La squadra però produce”.
Ma c’è un’altra questione che lascia l’amaro in bocca a Sottil: “Quello di cui non sono contento sono i gol subiti, a questi livelli non si può fare. Abbiamo un’ottima difesa, ma vedo i gol che prendiamo che sono evitabili. Anche i due gol col Monza, in 8 minuti non possiamo prendere due gol. Poi c’è un fallo di mano sul rigore e non solo”.
E poi piazza la stoccata: “Non è una polemica, ma c’è una ammonizione che manca a Mancini su Success che va via, e poi il giallo sul rigore. Poi magari la Roma vinceva comunque. Anche il IV Uomo mi ha detto che probabilmente doveva essere ammonito in quell’occasione e quindi poi espulso. Però il secondo gol non lo dobbiamo prendere, perché abbiamo la palla noi, l’avevamo preparata sull’aggressività dei loro centrali. Ma a 80 metri c’è solo Belotti e lo facciamo girare invece di fare marcatura preventiva. Poi se lasci campo alla Roma è chiaro che ti fanno 2-0. Siamo stati bravi a rimetterci in partita, abbiamo alzato la linea del pressing e poi col rigore mancavano 25 minuti. Si poteva mettere in un altro modo”.