Return match dei quarti di Champions League domani a San Siro tra Inter e Benfica: le dichiarazioni alla vigilia di Simone Inzaghi
L’Inter ospita il Benfica nel return match dei quarti di Champions League. La squadra allenata da Simone Inzaghi parte dal confortante 2-0 maturato a Lisbona una settimana fa, grazie alle reti firmate da Barella e Lukaku su rigore.
Un’Inter a due facce tra Europa e campionato: in Champions vede le semifinali nel derby contro una tra Milan e Napoli, mentre in Serie A ha conquistato un solo punto nelle ultime cinque partite e sabato è crollata al ‘Meazza’ contro il Monza. Inzaghi dovrà fare a meno ancora di Skriniar, con Calhanoglu destinato a partire almeno inizialmente in panchina Rientra dal primo minuto Brozovic, in attacco è ancora ballottaggio tra Dzeko e Lukaku per affiancare Lautaro Martinez. Il tecnico nerazzurro è intervenuto in conferenza stampa ad Appiano Gentile per presentare la sfida di ritorno contro il Benfica: “E’ il secondo tempo di una partita importantissima, sarà comunque complicata per il valore dell’avversario. Sarebbe un grande traguardo essere tra le prime quattro d’Europa – esordisce Inzaghi – In campionato non siamo nella posizione che volevamo, ma adesso il nostro focus è la gara di domani. Loro sono in flessione di risultati ma non di gioco”.
L’ex mister della Lazio dribbla il futuro e le voci che lo vogliono a rischio esonero già in caso di malaugurata uscita di scena dall’Europa contro i portoghesi: “Le critiche c’erano dopo Barcellona, Porto e anche Benfica, personalmente ci sono abituato. Finché riguardano me e non i ragazzi va bene, ci aiutano a lavorare meglio con il mio staff. Fa parte del mestiere dell’allenatore. Sappiamo che in campionato stiamo facendo un percorso insufficiente, dobbiamo essere bravi a isolarci”.
Inzaghi passando alla formazione non dà precise indicazioni tattiche, anche se il tecnico piacentino potrebbe confermare lo stesso undici sceso in campo una settimana fa a Lisbona: “Ho delle idee sulla formazione, però mancano ancora due allenamenti e nell’ultimo periodo abbiamo giocato tante partite. La crisi degli attaccanti? Basta un episodio e un attimo per cambiare la situazione”, risponde Inzaghi dimenticando di rispondere a precisa domanda sul momento di Romelu Lukaku.
L’allenatore prosegue: “Monza ormai è il passato, domani abbiamo un vantaggio ma sarà comunque difficile. Servirà intensità e l’apporto del pubblico. Dobbiamo farcela tutti insieme. Le parole di Noel Gallagher (tifoso doc del Manchester City, ndr) che preferirebbe l’Inter in finale? E’ un grandissimo cantante, speriamo che sia fortunato anche nel pronostico così vedremo l’Inter in finale di Champions”. Infine sui giocatori in scadenza e se possono influire sul rendimento in campo: “Ne abbiamo diversi, però li vedo lavorare bene nel quotidiano. Fa parte del nostro mestiere essere sempre al centro dei riflettori. Dobbiamo essere bravi noi a concentrarsi solo sul campo”.
Insieme a Inzaghi in conferenza stampa era presente anche Matteo Darmian, ormai pedina insostituibile nello scacchiere interista: “C’è la volontà di fare questo ultimo mese nel migliore dei modi, ci giochiamo tanto. Quella di domani è la più importante – sottolinea il difensore – In campionato non siamo nel nostro miglior momento, fatichiamo a sbloccare il risultato e a fare punti. E’ una situazione che vogliamo cambiare, ma ci penseremo da giovedì. Calhanoglu? Sta bene, poi le decisioni le prende il mister. Sicuramente ha dimostrato di essere un giocatore importante per noi”. Infine sul possibile premio in caso di accesso tra le prime quattro in classifica: “Non penso che serva un premio per arrivare quarti in campionato. Sappiamo quanto sia importante questo traguardo per un club come l’Inter”.
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