Mentre in campionato stenta, l’Inter di Inzaghi affronta il Benfica nel ritorno dei quarti di Champions partendo dallo 0-2 dell’andata
Ieri il Milan ha conquistato la semifinale eliminando il Napoli, mentre oggi toccherà all’Inter chiudere il ritorno dei quarti di finale della Champions League per quanto riguarda le squadre italiane. I nerazzurri partono dallo 0-2 conquistato all’andata sul campo del Benfica.
Al ‘Da Luz’ di Lisbona sono andati in gol Nicolò Barella, su splendido assist di Alessandro Bastoni, e Romelu Lukaku su calcio di rigore, assegnato per un fallo di mano in area dell’ex Joao Mario. Dunque, una situazione sicuramente confortante in vista del match di domani sera, calcio d’inizio alle 21 allo stadio ‘Giuseppe Meazza’ di Milano. Tuttavia, ad agitare la vigilia di questa importantissima partita sono arrivate le dichiarazioni del vice presidente dell’Inter Javier Zanetti che, al quotidiano ‘La Repubblica’, non ha usato giri di parole per analizzare la stagione della squadra di Simone Inzaghi, decisamente insoddisfacente in campionato.
“Sono sempre positivo e fiducioso, nonostante qualche difficoltà che stiamo avendo soprattutto in campionato. Credo che mercoledì avremo una grandissima opportunità. Difficile spiegare questa differenza di rendimento tra campionato e coppa, anche noi ci poniamo questa domanda. Neppure noi sappiamo spiegarci una differenza di rendimento inaccettabile tra campionato e coppe. Per me è una questione di testa, perché l’organico non si discute”. Ma non è stato il solo ad intervenire sulla questione.
Ecco le parole, per niente tenere, riservate all’Inter, suo ex club, da Walter Sabatini ai microfoni di ‘DAZN’. “Alcune partite reclutano le energie nervose in maniera spontanea, mentre altre no. Così succede che inciampi col Monza in casa, mentre al ‘Da Luz’ l’energia arriva spontanea. Non vedo retropensieri o problemi tattici di Simone Inzaghi. Per quanto riguarda i continui summit, non servono più a niente. Un amministratore delegato o un presidente devono piombare negli spogliatoi due volte all’anno. Se lo fanno troppo spesso, non serve più a nulla“. Sabatini ha, poi, espresso anche un pensiero su Romelu Lukaku, di ritorno al Chelsea alla fine della stagione in corso: “Mi sembra un giocatore spento, non ha motivazioni sufficienti nonostante le cose straordinarie che ha fatto per l’Inter. È sconcertante vederlo giocare, arriva sempre secondo sul pallone. Questo Lukaku non serve“. Parole che, certamente, faranno discutere a poco più di ventiquattro ore dal match contro il Benfica di Champions League.
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