Al Coni, nel salone d’onore, si è riunito il Collegio di Garanzia davanti al quale i legali della Juventus hanno esposto le loro memorie difensive
Il giorno era noto da tempo, si è discusso sulla penalizzazione di 15 punti alla Juventus, oltre ovviamente agli altri ricorsi degli ex dirigenti (Agnelli, Nedved, Paratici e Cherubini).
A cura di Francesco Iucca e Marco Giordano
Circa due ore di arringa da parte degli avvocati bianconeri, dopo che il Collegio non ha dato il via libera alla presenza del Codacons e del Club Maradona all’udienza. Si attende ora il dispositivo, che però difficilmente verrà emesso entro questa sera. Più probabile che la decisione si conosca solo domani.
L’avvocato Enrico Lubrano ha spiegato le ragioni di ammissibilità del ricorso e come sia stata depositata al TAR la richiesta dell’assegnazione dello scudetto 2018/19 al Napoli causa sistema plusvalenze: “Non è stata disposta questa sanzione dalla Corte Federale della Figc e accertato il sistema plusvalenze la presenza oggi per far sì che venga confermata la sentenza in modo propedeutico al ricorso al Tar per l’assegnazione dello scudetto al Napoli 2018/19. C’è l’interesse dei tifosi e dello Statuto del Codacons che chiede la possibilità dell’intervento ad opponendum”.
Il collegio difensivo della Juventus ritiene che “qui c’è un interesse personale da parte del Codacons e dell’associazione tifosi Napoli, ma quest’interesse non c’è: difetta la legittimazione attiva e passiva. Non ci risulta sia ammissibile la richiesta al TAR circala decisione di un giudice speciale quale è la Corte Federale”.
Poi si specifica che il difetto sia attivo: “Dovremmo dire che i signori con le maglie bianconere al palazzo del Coni hanno diritto ad un intervento ad adiuvandum”. Parla, poi, il procuratore generale dello Sport Ugo Taucer: “Esclude in ragione della competenza di legittimità altre associazioni che non siano quelle legate a questo tipo di giudizio. Anche dispetto a quello di soggetti che rappresentano interessi diffusi”, bocciando, di fatto l’intervento del Codacons e dell’Associazione Maradona – Tifosi Napoli. Soggetti, questi ultimi, che impugneranno al TAR l’esclusione. Dopo15 minuti, viene dichiarato inammissibile il ricorso ad adiuvandum del Club Taranto Gigi Buffon e dell’intervento ad opponendum dell’Associazione Tifosi Napoli – Maradona.
Si parte con il ricorso numero 13/2023 Juventus-Figc. Prende la parola l’avvocato del club, Maurizio Bellacosa. “Parlo nell’interesse della Juventus FC. Il 20 gennaio scorso c’è stata una reazione insolita, di sorpresa la sera della sentenza. Ha accomunato tutti, perché questa reazione si collega alla singolarità, alla stranezza della sentenza impugnata. Forse, avevano tutti già intuito due aspetti. I numeri sono assolutamente irrilevanti: 60 milioni i un triennio a fronte di ricavi per un miliardo e 600 milioni sono appena il 4% ad arrotondare. Tutti hanno capito che non c’era un vantaggio illecito conquistato sul campo. Se fosse davvero vero che le plusvalenze erano per fini bilancistici non si conciliavano con gli interessi sul campo. Tutti eravamo accomunati dalla sensazione di sorpresa si è consolidata quando abbiamo letto le motivazioni si è rafforzata. Una sentenza piena di errori per cui chiediamo l’annullamento della sentenza. I nostri sono motivi di ricorso per cui chiediamo, in punto di diritto, l’applicazione serena e rigorosa delle norme di diritto. La Juventus è già stata prosciolta con sentenza definitiva per il caso plusvalenza. Nell’atto di deferimento, la Procura Federale ha fatto una scelta precisa: in queste 15 operazioni i giocatori avrebbero prezzi di cessione gonfiati, facendo una scelta innovativa. Ha deciso, la Procura, di quantificare il valore del calciatore. Ci sono schede di valutazioni di 4 procuratori federali. Il calciatore federale Brioni vale davvero4 milioni? Secondo la Procura vale 400mila euro seguendo il modello algoritmico (che poi si è scoperto non esser tale) del portale transfermarkt.
La Corte d’Appello Federale ci ha detto che il valore lo fa il mercato, prosciogliendo la Juventus. Su questa base si innesta l’arrivo delle 14mila pagine della Procura di Torino. C’è il foglio A4 del libro nero di Fabio Paratici. Cherubini scrive eccessivo ricorso alle plusvalenze artificiali. Ma quando mai si tratta di una prova importante. Per il Cherubini è artificiale la plusvalenza di un calciatore giovane che a maturazione completata ad un prezzo diverso. Esattamente, un’ottica opposta rispetto a quello che il giovane campione avrebbe potuto valere. Nelle carte di Torino c’è un contesto generico, come quello dell’arrivo della Consob. Nulla che potrebbe sovvertire il proscioglimento di maggio 2022, ecco il motivo per cui siamo qui a chiedere annullamento della sentenza. Si tratta davvero di fatti”.
Il professor Angelo Clarizia, l’avvocato di maggior esperienza del collegio difensivo della Juventus: “Fatti nuovi sopravvenuti e che possano ribaltare la decisione assunta. Questo è un vizio che non attiene alla sentenza, ma è esterno allo stesso. Si deve affermare che la tassatività deve esser ancora più ristretta come quelli affermati nella sentenza in esame. Fatto nuovo è il disvelamento dell’intenzionalità del sistema fraudolento che la Corte Federale non aveva potuto conoscere. Ha come riferimento il libro nero di Paratici e le intercettazioni. Partiamo dall’intenzionalità: è negata qualsiasi logica. Le operazioni sono quelle. Come si fa ad affermare che possa ritenersi il rilievo dell’intenzionalità. Sia la fraudolenza, sia l’intenzionalità, della fittizietà: sono tutti aggettivi che servono a definire le condotte. Che cosa si è riscontrato: il rimedio revocatorio ha creato un altro grado di giudizio. Abbiamo avuto domande nuove, riferimenti a punti in classifica Si tratta di un ribaltamento totale dei principi del processo”.
L’avvocato Sangiorgio che difende Andrea Agnelli e Pavel Nedved: “La pronuncia della Corte d’Appello (quella del -15) mette al centro quel fatto nuovo enucleato nel non aver usato alcun metro di valutazione, con intenzionalità. Ma, l’intenzione è un pensiero, non un fatto. Un’intenzione se non si materializza non può porre una condotta. L’intenzione non può portare ad un fatto nuovo. La nostra condotta, oggetto del giudizio, è aver fraudolentemente alterato il valore di alcuni giocatori nelle plusvalenze da scambio. Posso dirsi leali o fraudolentemente alterati i valori dei calciatori? Che cosa non c’è nelle più volte citate 14mila pagine? Non c’è l’evidenza di un solo valore alterato concluse da Juventus. Questa è la ragione di inammissibilità di quella revocazione. Parliamo di operazioni concluse a gennaio 2021 e Consob ha affacciato per la prima volta l’applicazione della violazione del principio IAS 38 solo a luglio2022, un anno e mezzo dopo. Consob ha riconosciuto che questo principio ritenuto è in aperto contrasto, non solo con Juventus ma con tutte le società della football industry. Anche i revisori di Juventus sono rimasti disorientati. Come si può far leva su una regola che all’epoca dei fatti non è riconosciuta. Tutte le carte di
Covisoc riconoscono un dato totalmente esterno a Juventus: tutte le squadre hanno fatto ricorso agli scambi, solo in parte in liquido.
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