Il Milan si regala a Napoli il ritorno in semifinale di Champions dopo 16 anni: ma c’è un’altra protagonista italiana al ‘Maradona’
Un… ospite speciale nella notte del ‘Maradona’: l’Empoli. Che sia una delle scuole con la migliore tradizione in fatto di costruzione dei giovani non è un mistero. Anzi, è una straordinaria certezza di cui l’Italia del calcio può andare fiera: pensate a Galante, Di Francesco, Dainelli, Di Natale, Montella, Birindelli, Saponara, Lodi, Eder, E poi Hysaj, Rugani, fino ad arrivare a Samuele Ricci, Asllani, Viti. E’ una sorta di short list rispetto ai ben oltre cento talenti che l’Empoli ha portato tra la Serie A e la Serie B. Tra questi, ce ne sono stati cinque che hanno reso speciale anche per il piccolo club toscano la notte di Fuorigrotta.
Nella sfida tra Napoli e Milan per un posto nella semifinale di Champions c’erano infatti ben cinque giocatori (tre da una parte e due dall’altra) che hanno cominciato il loro percorso da calciatori nel nostro Paese vestendo la maglia dell’Empoli o comunque da lì sono decollati. E questa rappresenta davvero una peculiarità di cui potrà andare molto orgoglioso il presidente Corsi, che ha caratterizzato la sua lunghissima presidenza del club toscano dando sempre molta attenzione alla costruzione o al reperimento di giovani talenti da porre all’attenzione del calcio italiano.
Eccoli i fantastici cinque catapultati dall’Empoli alla Champions: Di Lorenzo, Mario Rui e Zielinski da una parte, Bennacer e Krunic dall’altra. Addirittura Krunic arrivò nel 2015, preparando probabilmente l’uscita di Zielinski un anno dopo verso Napoli. Di più: Bennacer, Krunic e Di Lorenzo hanno giocato insieme in Toscana. Così come Mario Rui e Zielinski, prima in Toscana e ora sotto il Vesuvio. Di più: il conto sale a sei se aggiungiamo Luciano Spalletti, il tecnico del Napoli, che ad Empoli ha iniziato la sua formazione di tecnico appena finito di giocare: cinque anni partendo dalle giovanili per poi arrivare alla guida della prima squadra in C1 e realizzando la straordinaria scalata fino alla serie A in due stagioni. Ieri Lucio ha masticato amaro. Alla fine hanno fatto festa Krunic e Bennacer, che aveva segnato il gol a San Siro, il capitale con cui la squadra di Pioli è arrivata a giocarsi la gara di ritorno.
Se qualcuno pensa che l’Empoli si sia seduto sbaglia: è pronto Baldanzi per giocare magari il suo match pesante di Champions League tra quattro-cinque anni. Intanto il club toscano l’orgoglio per quest fantastici cinque nella Grande Europa del calcio lo ha voluto rendere pubblico con un post sui social. Presunzione? Spocchia? Macché, hanno ragione loro! L’Empoli sul tetto d’Europa è un fiore all’occhiello nella storia della società toscana. Scoprire talenti è sempre stata la loro forza ed evidentemente continua ad esserlo. Nella gioia di Bennacer e Krunic, ieri sera, c’è anche un po’ di Empoli.