Il Milan vince e sogna in grande. Con il giornalista del Corriere della Sera si parla di presente e futuro dopo la vittoria di Napoli
Contro ogni pronostico, il Milan di Stefano Pioli è volato in semifinale di Champions League, eliminando il Napoli di Luciano Spalletti.
Un risultato inatteso da molti, non per i rossoneri che hanno sempre creduto nella possibilità di superare Osimhen e compagni. Una convinzione cresciuta, soprattutto, dopo il 4 a 0 in campionato, che ha confermato come il Napoli fosse ampiamente eliminabile.
Pioli ha ritrovato la squadra che ha conquistato lo Scudetto, avendo la meglio di Spalletti nel doppio confronto. Ma il successo è arrivato anche grazie alle prodezze di Mike Maignan e Rafael Leao, decisivi nel doppio confronto, più dei marcatori Bennacer e Giroud. Per parlare della partita, dei suoi protagonisti e delle prospettive future del Milan, abbiamo intervistato Carlos Passerini, giornalista del Corriere della Sera.
In questi giorni, soprattutto per la partita dell’andata, è stato spesso detto che il Milan non avrebbe meritato la qualificazione, soprattutto per via di alcuni episodi arbitrali. Nel mirino ieri è finito l’intervento di Leao su Lozano: “Secondo me il rigore è più si che no, il contatto c’è – afferma il collega ai nostri microfoni -, è un episodio da VAR. Il Milan ha, comunque, meritato la qualificazione nel complesso perché la squadra di Pioli ha interpretato meglio il senso più profondo della Champions, di questo tipo di notti. Si vince con i dettagli, nel corso delle due partite passa chi merita e il merito c’è: il Milan ha massimizzato le proprie occasioni, che sono state meno di quelle del Napoli. Nel suo Dna ci sono ancora i geni di quella antica frequentazione, anche se da 16 anni non giocava i quarti”.
E’ stato dunque Pioli a vincere il confronto con Spalletti – “Il duello tattico è stato vinto dal tecnico del Milan – prosegue Passerini -. Alla fine ha prevalso Stefano, anche se entrambi sono eccezionali. La contromossa Zielinski in avanti, ad esempio, è stata immediatamente annullata da Pioli, con un’altra contromossa mandandogli attorno Krunic.
E’ evidente, poi, che sulla partita hanno pesato le assenza tra andata e ritorno. Con un Osimhen al 100% sarebbe stato diverso, avrebbe messo più in difficoltà il Milan. A mezzo servizio è riuscito comunque a segnare. E’ un assenza che sposta. Non sbaglia 5 gol se ha 5 occasioni”.
4 a 0 in campionato – “E’ stata una trilogia, una lunga partita a scacchi. Tra due allenatori, tra due squadre – prosegue il giornalista del Corriere della Sera -. Ogni mossa ha influenzato quella successiva. La prima grande mossa è stata quella di avanzare Bennacer ed è stata decisiva. Poi ci sono state altre mosse. E’ chiaro che il match di campionato ha influenzato anche dal punto di vista mentale, togliendo certezze al Napoli, che dopo la grande accelerazione, che gli ha permesso di allungare in campionato, è un po’ alla corda. Non è il Napoli di due mesi fa. Il 4 a 0 ha fatto capire al Milan che poteva vincere“.
Calciomercato Milan, da Leao a Maignan: Champions fondamentale
Si passa a parlare di singoli. E’ inevitabile affrontare il tema Leao, determinante nei due match. Il rinnovo del portoghese non è ancora arrivato ma questa qualificazione avvicina un po’ di più le parti:
“Il Milan ha bisogno di continuare a crescere, ha bisogno di appeal, con queste notti convinci Leao a restare – afferma Passerini -, se manca la Champions manca il palcoscenico importante. La questione economica è fondamentale ma il percorso di crescita è decisivo. Chi gli sta attorno sta capendo che il Milan è il posto giusto, l’ottimismo arriva da questo. La Champions cambia per tutti. Bisogna conquistare la qualificazione, è un dovere, non si può trascurare questa corsa, non puoi fallire l’obiettivo quarto posto”.
Mike Maignan, decisivo anche ieri, ha stregato i tifosi, che sognano di vederlo per sempre al Milan – “Dipende tutto dai risultati – prosegue il collega -. Si potevano portare i calciatori forti come Sheva, perché il Milan si giocava le grandi notti. Questi giocatori vogliono vincere e serve vincere per progettare. Oggi non ci sono preoccupazioni su Maignan, lui vuole restare perché oggi il Milan ha un grande palcoscenico. E’ il portiere della Nazionale francese, non può essere un comprimario con il club.
Il successo di ieri è stato un mattone fondamentale, si sta riallacciando con la storia del passato. Se continua questa crescita, allora un giocatore come Maignan può restare e diventare una bandiera. Se ti chiama il Psg e dall’altra parte c’è l’Europa League, allora è un conto, ma se col Milan giochi nel palcoscenico più importante perché andar via?”.
Calciomercato Milan, Passerini: “Ecco cosa serve”
Si chiude l’intervista affrontando il capitolo calciomercato. E’ evidente che il Milan abbia bisogno di un nuovo attaccante ma anche di un centrocampista che raccolga l’eredità di Kessie: “Il Milan ha pagato tanto la sua mancanza. Se De Ketelaere avesse avuto un altro impatto non avremmo notato questa assenza. E’ mancata fisicità ed efficace, il Milan ha bisogno di un centrocampista di peso è senza dubbio”.
Capitolo attaccante – “Il centravanti va fatto per il futuro e per il presente. Giroud è straordinario, segna gol pesantissimi. Fatico a pensare ad un altro anno di Ibra ma serve comunque, qualora restasse. Origi? E’ una scelta sbagliata, si sono sottovalutate alcune cose, non ci si è chiesti come mai nessuna squadra di Premier lo abbia preso. E’ stato un problema per il Milan, in mille circostanze serviva e non c’è stato. Credo che in generale serva un attaccante di meno di 27 anni per costruire il futuro. Credo che non andiamo lontano dal pensiero di Maldini e Massara, io investirei su un attaccante di prospettiva. Il Milan deve trovare un grande giocatore che possa coprire questa lacuna. Il Milan è giovane e la sua qualità sta nella prospettiva. Il prossimo anno sarà più forte perché migliorerà. Leao non può che migliorare come Tonali e gli altri. Ti manca l’attaccante e lì serve un colpo per il presente e il futuro”.
Passerini non ha dubbi, infine, sulla possibilità di conquistare l’ottava Champions – “Il Milan può vincerla. Ha ragione Calabria, mancano tre partite e te le giochi. Anche se in finale arriverà una squadre più attrezza, ma sarà una partita secca e può succedere di tutto”.