L’Inter stacca il pass per le semifinali di Champions League, sarà derby contro il Milan. La panchina di Inzaghi, però, non è comunque salda
Missione compiuta per l’Inter e Simone Inzaghi, che raggiungono il Milan nella semifinale di Champions League dopo aver eliminato il Benfica. Ieri a San Siro è bastato uno scoppiettante pari per 3-3 ai nerazzurri, che avevano già indirizzato il discorso qualificazione all’andata grazie al 2-0 firmato da Barella e Lukaku.
Nel catino del ‘Meazza’ a fare ancora la differenza è stato il centrocampista della Nazionale, che ha aperto le marcature con un sinistro di rara bellezza. Protagonista anche Lautaro Martinez: l’argentino ha ritrovato il gol perduto e trascinato i compagni in campo. Adesso per l’Inter un derby da urlo che vale la finalissima di Istanbul. Prima, però, Inzaghi deve raddrizzare una situazione disastrosa in campionato e che vede al momento i vicecampioni d’Italia fuori dalle prime quattro in classifica e quindi dalla prossima Champions. Il futuro del tecnico piacentino rimane in bilico e solo un’eventuale trionfo in Europa potrebbe salvare la sua panchina, malgrado il contratto in scadenza tra un anno.
Inter, spettro esonero: c’è un’ombra su Inzaghi
Il rapporto tra Inzaghi e la società non è dei più idilliaci, con l’avventura dell’ex Lazio che sarebbe al capolinea al termine della stagione in corso.
Paolo Condò ha rivelato un particolare sulla situazione del mister di Piacenza e gli scenari sulla panchina interista: “Quando Inzaghi parla di critiche suggerite getta un’ombra. E’ evidente che si è creata una frattura con una parte della dirigenza e che il rapporto con l’Inter è destinato a chiudersi in ogni caso a fine stagione“, ha spiegato il giornalista intervenendo a ‘Sky Sport’. Condò poi aggiunge nel confronto con Pioli: “I risultati tra i due non sono molto diversi. Anzi: Inzaghi ha vinto già un trofeo ed è in semifinale di Coppa Italia. E non c’è paragone sul trattamento che riceve dai media Pioli rispetto a Inzaghi. Molto dipende dallo scudetto dell’anno scorso che è visto come una sconfitta di Inzaghi. Ma il trattamento che ricevono è profondamente diverso”.