ROMA
Rui Patricio 6,5: il Feyenoord tira tante volte, non sempre in maniera pericolosa ma lui è sempre presente. Anche quando Szymanski gli spara addosso da due passi.
Mancini 6: a inizio partita urla subito addosso di alzarsi a un avversario di alzarsi, in maniera un po’ gratuita. A parte questo, non è particolarmente preciso con il pallone e in più di qualche chiusura. Poi va meglio.
Smalling 7,5: fondamentale di testa perché respinge qualsiasi cross alto arrivi dalle sue parti. Tiene a galla tutta la difesa che oggi non è proprio perfetta. Solita partita poi da leader e leone. Deve arrendersi pure lui e può diventare un problema davvero grosso. Dal 78′ Celik 6: fa il suo senza grosse sbavature. Che con questi ultimi chiari di luna è già tanto.
Llorente 6: un po’ meno affidabile rispetto al campionato. Il ritmo è alto, lui qualcosa soffre. Fatica a leggere su Jahanbakhsh. Dal 72′ Ibanez 6,5: prende un palo clamoroso a inizio primo supplementare. Saltano un po’ gli schemi quando entra, in una posizione non proprio sua tra l’altro.
Zalewski 5,5: in fase di copertura lascia un po’ a desiderare, gli scappa spessissimo il suo avversario, si fa prendere d’infilata troppo di frequente. E anche in avanti si vede molto poco. Dal 72′ Dybala 7,5: gli bastano 20 minuti per cambiare la storia di questa partita. Due conclusioni, anzi tre, pericolosissime, e un gol semplicemente magico.
Cristante 7: parte molto bene, ha una occasione importantissima. Girata da bomber puro, a lato di centimetri. Poi con l’uscita di Wijnaldum cambia leggermente posizione e cala. Fa poco filtro, ma tiene bene nel finale.
Matic 8: come la maglia. Non si vede ma si sente, almeno all’inizio. Bravo a mettersi su tante linee di passaggio pericolose, ma anche lui soffre un po’ ritmo e intensità del match in un frangente della partita. Però sui contrasti è il top del top e chiude incredibilmente in crescendo. Altro livello. In realtà segna pure il 2-1, ma glielo annullano. E poi domina l’universo.
Spinazzola 7: quando attacca è pericoloso, all’inizio fa buone cose su Geertruida ma poi si spegne quasi subito e l’avversario gli prende qualche misura in più. Poi gli capita il pallone giusto e con un po’ di fortuna segna un gol racambolesco ma di importanza clamorosa.
Pellegrini 7: anche lui sulle ali dell’entusiasmo nei primi minuti, corre tantissimo, pressa e cuce, si inserisce. Poi però è poco efficace in pressing, non proprio organizzatissimo da parte della Roma. Ma col passare dei minuti tira fuori grinta e lucidità, serve al momento giusto Abraham che può mandare El Shaarawy in porta sul 3-1. E poi chiude la pratica con una botta di rabbia sotto la traversa.
Wijnaldum 6: la sua partita dura poco. Troppo poco per un giudizio completo Dal 21′ El Shaarawy 7: tantissime imprecisioni, tanti palloni sbagliati anche in ripartenza, poco lucido. Però poi anche chi se ne frega: è lui che manda la Roma in semifinale.
Belotti 6,5: gioca una buona gara, recupera tanti palloni, vince contrasti, si trasforma più in uomo assist. Per poco non riconfeziona lo stesso gol con l’Udinese di domenica insieme a Pellegrini. Quando la Roma cala, lui resta a un buon livello. Dal 72′ Abraham 6,5: entra con grande carica, voglia, non gli sono mai mancate. Sfortunato su qualche rimpallo, ma in area diventa importante. Attacca qualsiasi cosa. E serve l’assist al bacio per El Shaarawy per il 3-1. Poi mette lo zampino pure sul quarto gol. Alla fine è decisivo, anche se sbaglia un paio di occasioni.
Allenatore: Mourinho 7,5: la sua Roma ha poco gioco, ma tanto anzi tantissimo cuore. Poco da dire sulla prestazione, dove il Feyenoord semplicemente fa meglio a livello tecnico. Ma i giallorossi non mollano mai, ci credono fino alla fine e si tengono in vita. Sbagliano tanto, troppo, ma non escono mai dalla partita ed è una qualità rara. La Roma si piega, ma non si spezza mai. E alla fine risorge e va in semifinale. È il suo habitat l’Europa, il suo posto. Ora il Leverkusen. E lo United è uscito…
FEYENOORD
Bijlow 6,5: sempre pronto e reattivo, bravo anche nelle uscite. Super su Pellegrini a inizio secondo tempo, non era facile. Sui gol non può nulla. Para tutto il parabile.
Geertruida 7: inizia in apnea, poi prende campo e fiducia, comincia a imperversare sulla sua fascia ed entrare dentro al campo. Fa il trequartista, l’esterno e la mezzala. Partita totale.
Trauner 5,5: bello, calcisticamente, non lo è proprio. Però è quasi sempre efficace, sembra sempre che non ci arrivi e invece ci arriva. Nei minuti finali cala e perde malamente il duello con Dybala sul 2-1.
Hancko 6: lui meglio in fase di impostazione, fa fatica inizialmente poi si mette a suo agio e gioca con buona fiducia e personalità. Bene anche di testa e nelle uscite.
Hartman 6,5: anche lui partenza così così, si fa ammonire, poi sale di livello e prova qualche discesa in più. Non è molto esplosivo, ma è bravo in uscita dalla difesa quando deve appoggiarsi di prima. Le diagonali sono tutte perfette. Dal 106′ Dilrosun sv
Wieffer 6: partita un po’ opaca, a volte si nasconde troppo. Tra l’altro sempre al limite, molto falloso, tanto che come all’andata probabilmente di gialli ne meritava due. Resiste. Negli ultimi minuti diventa un baluardo, ma non basta. Dal 106′ Lopez sv
Szymanksi 6: praticamente fa la seconda punta, costantemente al limite dell’area ad affiancare Gimenez. Ha una grande occasione a inizio partita, poi continua a correre e muoversi. Buona gara.
Kokcu 6,5: inizia in sordina, poi però sale in cattedra e la partita del Feyenoord cambia radicalmente. Da vertice baso catalizza ogni singolo pallone degli olandesi. Non se ne perde neanche uno. Giocatore di livello importante. Ma nel momento clou si perde un po’.
Jahanbakhsh 6,5: nel primo tempo i pericoli importanti per la Roma arrivano tutti dalla sua parte, scappa in continuazione a Spinazzola. Mette una marea di palloni importanti in area, è un ago dolorosissimo. Poi si spegne un po’. Dal 74′ Pereira 5,5: tiene pochi palloni, fagocitato dal fisico dei giocatori della Roma.
Gimenez 5,5: fa tanto lavoro sporco, non da bomber implacabile quale è in Olanda. Si muove tantissimo, libera gli spazi per gli inserimenti dei compagni. Gioca una partita solida, ma poi si mangia il gol del 2-2.
Idrissi 5,5: sicuramente molto meno incisivo rispetto all’andata. Oggi punta ma è poco ficcante rispetto a sette giorni fa. Infatti Slot lo cambia. Dal 64′ Paixao 6,5: come all’andata dà parecchio brio ai suoi compagni, perché attacca tutti senza soluzione di continuità, poi sbuca dal nulla, lui che proprio non è un gigante, e spiazza Rui Patricio segnando il gol che però illude e basta.
Allenatore: Slot 5,5: il Feyenoord soffre i primi minuti, rischia parecchio, ma poi esce dal guscio e domina tecnicamente la partita. I suoi arrivano sempre prima, sulle seconde palle e sulle chiusure. Crea parecchi presupposti per il gol, ma conclude poco a rete. A volte si specchia un po’ troppo e infatti la Roma lo punisce senza pietà. Sette giorni fa brutti ma vincenti, oggi belli ma perdenti.
Arbitro: Taylor 5,5: bisogna partire dal fatto che la partita è complicatissima, come purtroppo accade spesso all’Olimpico. Tante tensione, tanti scontri ma lui inizialmente la gestisce bene. E a livello emotivo il livello resta buono. Però ci sono diverse decisioni che lasciano perplessi. La rimessa da cui nasce il gol della Roma è inesistente, assurdo non vederla per lui e il suo assistente. Il gol annullato ai giallorossi pure lascia molto interdetti, soprattutto considerando che siamo in Europa. Il giudizio non può essere sufficiente.
Roma-Feyenoord 4-1 dts, il tabellino
Marcatori: 60′ Spinazzola (R), 80′ Paixao (F), 89′ Dybala (R), 101′ El Shaarawy (R), 109′ Pellegrini (R)
Ammoniti: Hartman (F), Wieffer (F), Llorente (R), Wellenreuther (F), Gimenez (F), Pellegrini (R), Abraham (R)
Espulsi: al 32′ Foti (R)
ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling (78′ Celik), Llorente (72′ Ibanez); Zalewski (72′ Dybala), Cristante, Matic, Spinazzola; Pellegrini, Wijnaldum (21′ El Shaarawy); Belotti (72′ Abraham).
A disposizione: Boer, Svilar, Ibanez, Kumbulla, Bove, Camara, Dybala, Tahirovic, El Shaarawy, Abraham, Volpato.
Allenatore: Mourinho.
FEYENOORD (4-3-3): Bijlow; Geertruida, Tauner (105′ Dilrosun), Hancko, Hartman (105′ Lopez); Wieffer, Szymanksi (90′ Pedersen), Kokcu; Jahanbakhsh (73′ Danilo), Gimenez, Idrissi (64′ Paixao). A disposizione: Ballaude, Dilrosun, Kasanwirjo, Marciano, Paixao, Danilo, Lopez, Milambo, Pedersen, Rasmussen, Taabouni, Wellenreuther. Allenatore: Slot.
Arbitro: Taylor.
Assistenti: Beswick-Nunn.
IV uomo: Jones.
Var: Attwell.
Avar: Kavanagh.