Continua a tenere banco il caso Juventus, con la situazione relativa alla famigerata penalizzazione in campionato ancora da definire in via conclusiva. A tal proposito ha detto la sua Marco Di Lello, ex procuratore aggiunto della FIGC
Continua a catalizzare l’attenzione il caso relativo alla Juventus, anche il giorno dopo la decisione del Collegio di Garanzia presso il CONI di accogliere solo parzialmente il ricorso dei legali. I bianconeri hanno infatti momentaneamente ritrovato di 15 punti, in attesa però della riformulazione del dispositivo da parte della Corte d’Appello.
La vicenda è quindi in attesa di arricchirsi di nuovi capitoli nel prossimo futuro, ed a tal proposito ai microfoni di ‘Radio Punto Nuovo’ è intervenuto Marco Di Lello, ex procuratore aggiunto della FIGC che ha affermato: “La sentenza del Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI è un mero tecnicismo. Non solo conferma l’intero impianto accusatorio e conferma le sanzioni per i dirigenti della Juventus, richiede soltanto un ampliamento delle motivazioni dell’accusa. La Juve dovrà non andare in Champions. Si ridiscuterà l’afflittività della sanzione per penalizzarla a tal punto da impedire ai bianconeri di qualificarsi alla prossima edizione della principale competizione europea”.
Caso Juventus, Di Lella: “La punizione non è stata cancellata”
Una situazione quindi ancora spinosa ed intricata per la Juventus, che in campo sta facendo di tutto per provare a raggiungere gli obiettivi. In Europa League i bianconeri sono approdati in semifinale, mentre in Coppa Italia l’accesso alla finale è ancora tutto da giocare.
Di Lello ha quindi aggiunto sulla vicenda: “Entro il mese di maggio dovrà ridiscutere solo quanti punti dovranno essere sottratti alla Juventus per non rendere possibile la qualificazione in Champions. Vorrei che sia chiaro questo: la sentenza o la punizione non è stata cancellata. Per la fine del campionato arriveranno sentenze definitive dal punto di vista della Federcalcio”.
Infine: “Campionato falsato? Se alla Juventus verrà ribadita una sentenza che andrà a sottrarre punti e ad impedirle di andare in Champions League, no. Allora nessuno dovrebbe avere alibi”.