Jose Mourinho raggiante e scatenato in conferenza dopo la serata straordinaria col Feyenoord che ha portato la Roma in semifinale di Europa League
La Roma vive una delle serate più pazze e incredibili della sua storia recente. In un Olimpico da più di 66mila tifosi giallorossi, gli uomini di Mourinho ribaltano alla grande lo 0-1 dell’andata e fanno di nuovo male al Feyenoord.
Lo Special One porta la Roma in semifinale di Europa League con un 4-1 super agli olandesi, di cuore e testa fino ai supplementari. In conferenza stampa il tecnico della Roma si scatena: “La mia gioia è per aver vinto, per come la squadra ha giocato, per la gioia dei tifosi, e stavo anche pensando durante la partita che anche se non avessimo vinto la gente sarebbe tornata a casa orgogliosa dei ragazzi. Ed è la base di tutto. Si vince e si perde, ma ci sono cose non negoziabili e i miei ragazzi lo hanno capito. Ho detto prima della partita che questa o l’avremmo vinta o saremmo tornati a casa stanchi morti. Abbiamo vinto e abbiamo meritato”.
Poi sulla possibilità di una finale con la Juve e la decisione del Collegio: “La finale può essere italiana ma anche senza italiane. Della Juve parlerà Max ma sono sicuro che parlerà bene. Io parlo di noi e dico che il Bayer Leverkusen è un avversario molto difficile. Ma in semifinale di Europa League non possiamo aspettarci una squadra di poca qualità. La decisione di oggi sulla Juventus a me non dice niente. Io sono stato in Italia 4 anni, da 3 mesi dico di dimenticare il -15. Oggi è uscita alle 18, pensavo sarebbe uscita alle 21, ma è uguale. A me non cambia niente”.
Mourinho è letteralmente scatenato e risponde anche sul futuro, ma soprattutto si alza e dà un regalo a un giornalista olandese. Sul contratto: “Io sono felice qua. Non posso nasconderlo. Sono felice perché mi piace la gente e piaccio alla gente. Ho la sensazione che a Trigoria, che è il mio spazio di lavoro, sono rispettato da tutti e io rispetto tutti. Ho un buon rapporto con la proprietà, di rispetto. Lo stesso col direttore. I giocatori sono fantastici, c’è un’empatia tremenda con tutti loro. Non posso dire che sono come figli perché di figli ne ho due e li amo tantissimo. Ma quasi. Non posso dire che non sono felice qui, perché lo sono. A volte ho le mie frustrazioni, a volte penso di avere ambizioni diverse, però vediamo. L’importante è che oggi sono davvero felice, lavoro per la gente”.
Poi la domanda di un giornalista olandese di ‘NOS’: Mourinho gli dà un regalo, ovvero un portachiavi della Roma con il trofeo della Conference League. “È un grande regalo”, dice lo Special One. E il giornalista replica: “Lo darò all’allenatore”. Poi il portoghese risponde: “La chiave del nostro successo? L’efficienza. La panchina lunga? Ora piangerete un altro anno perché abbiamo una panchina lunga? Onestamente complimenti al Feyenoord, è una buona squadra con buoni giocatori. Vinceranno il campionato, hanno lottato e ci hanno reso la vita difficile. Do solo un consiglio. Quando perdete una partita non piangete ma pensate alla partita successiva”.
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