Le parole dell’avvocato che rincara le dose ed apre le porte a nuovi spazi di manovra: Juventus ancora nel mirino. Scenario a sorpresa
La sentenza del Collegio di Garanzia del Coni, che ha rinviato gli atti alla Procura Federale, può essere vista come una vittoria parziale per la Juventus, alla quale sono stati momentaneamente restituiti i 15 punti in classifica inizialmente sottratti. La partita, però, è ancora molto aperta e c’è attesa per capire quali saranno le motivazioni della sentenza.
Qualora dovesse essere tirato in ballo nuovamente l’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, infatti, Chiné potrebbe formulare una nuova accusa, chiedendo una penalizzazione inferiore rispetto a quella comminata qualche mese fa. Nelle concitate ore trascorse nel Salone d’onore del Coni, però, lì dove si è riunito il Collegio di Garanzia del Coni soltanto tre giorni fa, a chiedere voce in capitolo sono stati anche il Codacons e il Club Maradona. A rappresentare il queste due associazioni è stato il legale Enrico Lubrano, che come documentato da calciomercato.it ha spiegato in maniera dettagliata anche le ragioni di ammissibilità del ricorso presentato e come sia stata depositata al TAR la richiesta d’assegnazione dello Scudetto 2018/19 al Napoli “grazie” all’edificio delle plusvalenze.
Il Collegio, però, non ha fornito il via libera alla presenza del Codacons e del Club Maradona all’udienza. Tuttavia lo stesso Lubrano nel corso del suo recente intervento sulle frequenze di Radio Punto Nuovo ha rincarato la dose, promettendo battaglia soprattutto sulla possibile revoca dello Scudetto.
Dalla formulazione della nuova accusa da parte della Procura Federale a quelle che potrebbero essere le tempistiche inerenti lo Scudetto 2019.
Sono tanti gli spunti offerti dall’intervento di Lubrano, che così ha chiosato: “Il dispositivo della sentenza ci dà già il titolo del film (…). Sono state confermate l’80% delle attività accusate ed imputate ai bianconeri: i ricorsi accolti sono molto marginali per certi versi. La Juventus si è vista restituire i quindici punti di penalizzazione ma realisticamente tra un mese ne verranno sottratti nove o dieci (come già detto dall’avvocato nel corso della diretta su Tv PLAY, ndr) dopo che la corte d’Appello avrà implementato le motivazioni dell’accusa.
Sullo Scudetto del 2019: “Il ricorso depositato al TAR del Lazio lo scorso 31 marzo fa riferimento alla revoca dello Scudetto del 2019 e si fonda sulla decisione attuata quest’anno dalla Corte d’Appello federale, visto che la Juventus ha determinato l’alterazione di quel campionato con le suddette operazioni imputate. E in quel caso, assegnare lo Scudetto alla seconda in classifica, ovvero il Napoli. Tempistiche? Sono medio-lunghe, può andare avanti per anni. Andrà a finire in Consiglio di Stato, in un modo o nell’altro”.
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