Il ministro dello Sport Abodi ha commentato le decisioni del Collegio di Garanzia e di Gravina su Lukaku: “È un problema di sistema”
Quella appena terminata è stata una settimana particolarmente significativa per il calcio italiano. Da una parte è arrivata la sentenza del Collegio di Garanzia presso il CONI sul filone plusvalenze, con i 15 punti di penalizzazione momentaneamente restituiti alla Juventus, dall’altra la decisione di Gravina su Lukaku.
Due situazioni destinate a creare degli importanti precedenti, oltre che enormi polemiche. Nella giornata di oggi, ai microfoni di ‘SkyTG24’, ha rotto il silenzio il Ministro dello Sport Abodi: “Ritengo che Gravina abbia preso la decisione giusta (su Lukaku ndr). Ci sono dei momenti in cui credo si debbano prendere delle decisioni simboliche per un principio sacro come il contrasto ad ogni tipo di razzismo o antisemitismo”. La ‘grazia’ di Gravina è, in ogni caso, un fatto eccezionale. Abodi continua: “Si rischiava di vedere danneggiato solo chi è stato fatto oggetto di cori razzisti e credo che la scelta del presidente della FIGC sia stata corretta”. Il Ministro dello Sport, poi, ha commentato anche le ultime vicende processuali che hanno visto coinvolta la Juventus.
Il Ministro Abodi sul caso plusvalenze: “Non riguarda solamente la Juventus”
Come detto, quella passata è stata anche la settimana del Collegio di Garanzia presso il Coni, che si è espresso con un rinvio alla Corte federale d’Appello. La questione plusvalenze continua a tenere banco nelle discussioni politiche che attanagliano il mondo del calcio.
Il Ministro Abodi, al riguardo, ha dichiarato: “Il caso delle plusvalenze non riguarda solamente una squadra, ma è piuttosto un problema di sistema”. Non è una situazione circostanziata alla Juventus, conferma il Ministro. “Le regole vanno rispettate e chi sbaglia paga, ma c’è il rischio che tutto diventi una partita di calcio tra tifoserie”. Infine, una speranza sulla candidatura dell’Italia ad ospitare Euro 2032: “Sono fiducioso e mi auguro che la UEFA premi il documento che abbiamo presentato”.