L’Inter trova un successo pesante a Empoli, Inzaghi rilancia in vista del finale di stagione ma si lascia andare alla polemica
L’Inter non vinceva in campionato dai primi di marzo, quando aveva battuto il Lecce. Un ritorno al successo fondamentale, contro l‘Empoli, per ripartire nella corsa al quarto posto. Simone Inzaghi può sorridere e guarda avanti in vista di una serie lunghissima di impegni tutti cruciali.
Una partita non facile ma condotta in porto brillantemente, come racconta l’allenatore a ‘DAZN’. “Il gol dell’1-0 ci ha favorito a inizio secondo tempo per poter sparigliare le carte – ha spiegato – Fisicamente non era facile approcciare una partita del genere dopo la gara con il Benfica che ci aveva portato via tante energie mentali soprattutto. Ottima risposta e bellissimi segnali, molti giocatori che non giocavano da un po’ hanno risposto alla grande, ma non avevo dubbi. In generale abbiamo fatto una grande partita, siamo nel pieno di un ciclo intensissimo. Anche in Coppa Italia però faremo di tutto e cercheremo di conquistare la finale”.
Il ritorno al gol su azione di Lukaku è una ottima notizia. Con il belga, Inzaghi ne sta ritrovando tanti altri: “Lo abbiamo preso per giornate come questa, sappiamo quanto ci è mancato e quanto ci sarebbe servito averlo prima – ha dichiarato – Ora, è bello avere problemi di abbondanza. Non direi proprio che sia una difficoltà per un allenatore. Sono naturalmente contento di riaverlo a disposizione, anche per il messaggio che la federazione che ha dato in questo per la lotta al razzismo. Brozovic? Quest’anno è mancato tanto, non ricordiamo che l’anno scorso era stato protagonista in un campionato da 84 punti. Spero di avere tutti a disposizione a centrocampo per ruotare nel migliore dei modi. A parte Skriniar, dovrei riavere tutti mercoledì. D’Ambrosio non l’ho avuto per sei mesi, era un titolare”.
Inevitabile parlare del derby di Champions con il Milan in programma tra qualche settimana. Inzaghi polemizza un po’: “Sarà una sfida cruciale con una finale in palio nel torneo più importante d’Europa. Ma abbiamo tante gare da affrontare, oggettivamente non abbiamo nemmeno il tempo di pensarci prima, con partite ogni 72 ore. E’ difficile, è un calendario folle, ma lo sapevamo, non dobbiamo lamentarci e provare a fare il massimo sempre”.
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