Il tema degli arbitri nel calcio è sempre piuttosto caldo: l’annuncio a sorpresa su una vera rivoluzione nel ruolo fa discutere
In un finale di stagione calcistica che si avvicina ai suoi verdetti definitivi, le partite diventano sempre più calde e delicate. E nella discussione rientrano, ovviamente, gli arbitraggi, con la battaglia d’opinione destinata anche in epoca VAR a non arrestarsi.
Anche in Juventus-Napoli di ieri sera non sono mancate le polemiche, in particolar modo per il gol annullato a Di Maria dopo il fallo di Milik su Lobotka. I bianconeri hanno molto protestato per la decisione di Fabbri di cancellare la rete dopo revisione al monitor. Un arbitraggio che alimenta il dibattito anche il giorno dopo e che conferma come sia davvero difficile trovare strumenti che mettano tutti d’accordo. Ma potrebbe esserci in vista, per il prossimo futuro, una autentica rivoluzione, annunciata in diretta e che potrebbe cambiare tutto nel gioco del calcio, almeno relativamente alla gestione arbitrale.
Arbitri, l’idea di Boban: “Ecco come cambierà il calcio tra cinque anni”
Nella trasmissione ‘Radio Anch’io Sport’ di Radio Uno, l’ex arbitro Paolo Casarin si è lasciato andare a una confessione che apre a scenari piuttosto particolari.
“Una persona molto intelligente e molto illuminata mi ha fatto una rivelazione – ha spiegato – Non vi dirò chi è, posso solo dirvi che è un grande dirigente europeo ed è stato un grande calciatore, lascio a voi immaginare chi possa essere. Mi ha detto che tra cinque anni gli arbitri calcistici saranno seduti su una sedia a bordo campo con tanti monitor, come quelli della pallavolo e del tennis”. Gli indizi dati da Casarin porterebbero a Zvonimir Boban, attuale Head of Football della Uefa. Tra le deleghe di Boban nel suo ruolo, c’è anche quella della gestione del Var nei tornei Uefa. Dunque, che un cambiamento sia effettivamente allo studio è più che plausibile. Da capire se davvero si arriverà a una soluzione di questo tipo, ma ormai i cambiamenti epocali si stanno susseguendo a grande velocità.