Polemiche nel finale di partita tra Napoli e Juventus: il retroscena sul gol annullato a Di Maria dopo il contatto tra Milik e Lobotka
Il Napoli gela nel recupero la Juventus e si avvicina a grandi passi verso il terzo scudetto della sua storia. Il neo-entrato Raspadori è subito decisivo: la volée sul cross di Elmas incenerisce Szczesny, facendo esplodere la gioia della squadra di Spalletti.
Fatale ai bianconeri il buco lasciato da Cuadrado, rimasto in area avversaria per oltre un minuto dopo un contrasto con Juan Jesus. La Juventus recrimina però soprattutto per la rete cancellata dal VAR ad Angel Di Maria, che in contropiede aveva momentaneamente messo il sigillo all”83 al vantaggio della ‘Vecchia Signora’. All’origine della ripartenza, però, il contatto tra Milik e Lobotka è giudicato falloso dall’arbitro Fabbri dopo la revisione a bordocampo. In tempo reale l’arbitro ravennate aveva lasciato correre, prima di essere richiamato al VAR per rivedere l’episodio. Nei concitati minuti i fischi sonori dell’Allianz Stadium e le proteste della panchina bianconera, con l’esultanza successiva dei giocatori del Napoli al momento del rientro in campo di Fabbri per ufficializzare l’annullamento della rete.
Juventus-Napoli, Milik svuota il sacco: la conferma a Di Maria
C’è un retroscena che non è passato inosservato alle telecamere di ‘DAZN’ subito dopo il gol realizzato da Di Maria, lanciato nella metà campo avversaria da Locatelli.
L’argentino ha scartato da par suo Juan Jesus, approfittando della deviazione del brasiliano per beffare Meret. L’esultanza sotto la curva e l’abbraccio dei compagni, poi il dubbio che si palesa nella testa del ‘Fideo’. L’argentino si era accorto del contatto tra Milik e Lobotka, facendo sorgere in lui dei dubbi sull’intervento del compagno di squadra. L’ex PSG ha chiesto all’attaccante polacco – autore di una prestazione deludente contro la sua ex – se fosse fallo o meno sull’avversario. Milik ha confermato la giocata fallosa a Di Maria, poco prima che Fabbri andasse a rivedere l’azione al VAR e decidere di annullare la rete del campione del mondo. Dieci minuti più tardi arriverà la zampata di Raspadori che apre le porte del paradiso al Napoli di Spalletti.