Domani sera al ‘Meazza’ la gara di ritorno delle semifinali di Coppa Italia tra Inter e Juventus: le dichiarazioni alla vigilia di Massimiliano Allegri
La Juventus torna subito in campo dopo la sconfitta di domenica all’Allianz Stadium contro la capolista Napoli, con i bianconeri di Massimiliano Allegri attesi dalla semifinale di ritorno di Coppa Italia a San Siro con l’Inter.
Si parte dell’1-1 dell’andata a Torino: gara caratterizzata dalla rissa finale e dagli ululati razzisti verso Lukaku, espulso per doppia ammonizione dopo l’esultanza verso la curva juventina e successivamente graziato dal presidente federale Gravina. Il belga sarà quindi a disposizione di Inzaghi, mentre Allegri punterà in attacco sulla voglia di riscatto di Dusan Vlahovic: al fianco del serbo ci sarà Di Maria, con l’allenatore livornese tentato dal tridente con Chiesa. In difesa rientra invece Bremer, a riposo col Napoli dopo il fastidio muscolare rimediato in Europa League contro lo Sporting.
Allegri, come di consueto, alla vigilia del match contro l’Inter interviene in conferenza dalla sala stampa dell’Allianz Stadium.
GARA – “È sempre Inter-Juventus, bellissima partita. Entrambe si giocano la finale quindi sarà una bella serata di sport, speriamo di andare in finale. Faremo il possibile”.
INFORTUNI – “Giocherà Perin. Vlahovic oggi ha rimediato una distorsione alla caviglia in allenamento e quindi difficilmente ci sarà domani. Pogba sta meglio, potrà giocare una parte di gara. Oltre a Vlahovic non ci sarà Kean, speriamo di riaverlo in una decina di giorni. Se Milik ha recuperato potrebbe giocare”.
GIOVANI – “Miretti ha avuto un periodo di appannamento, ma è normale. Ha già fatto tante partite, sta tornando in una buona condizione. Così come Iling, che a Lecce si era fatto male, ma fa parte di un percorso di crescita di questi ragazzi”.
TENSIONE SPALLETTI-LANDUCCI – “Dobbiamo pensare a lavorare sul campo, continuare a comportarci come abbiamo fatto per quello che succede fuori dal campo. Le lamentele non portano da nessuna parte. Difficilmente ci siamo mai lamentati, fa parte del mio modo di pensare. Dobbiamo proseguire così perché non dobbiamo avere dispendio di energie. Lamentarsi non porta punti e bisogna accettare nel bene o nel male quello che succede. Dobbiamo essere arrabbiati perché abbiamo lasciato un punto sul campo, il gol è responsabilità nostra”.
FUTURO – “Ho un contratto di due anni e sono un privilegiato a lavorare alla Juventus. Lavorare sette anni qui è per poche persone. Poi nell’arco della vita ci sono momenti di difficoltà in cui le cose non vanno bene, bisogna avere le idee chiare. Sono un aziendalista quando faccio parte di una società, dobbiamo pensare a finire bene il campionato. Però bisogna avere le idee chiare sulla stagione prossima e la Juventus deve programmare il futuro, sapendo che bisogna tornare a vincere. Ci metteremo sicuramente tutto l’impegno possibile”.
RACCOMANDAZIONI – “Dovremo comportarci bene. Se abbiamo sbagliato alzandoci dalla panchina cercheremo di evitare perché il nostro deve essere un comportamento esemplare. Domani deve essere una partita serena”.
CONCENTRAZIONE NEI FINALI – “Tutti gli anni lavoriamo per i trofei. Stiamo facendo un buon lavoro, sono stati inseriti tanti giovani. Vedendo quello che hanno deciso d’ora in avanti uno di 22 anni può essere chiamato giovane, ma questo fa parte del movimento italiano. Credo ci siano tante cose da sistemare, ma per sistemare bisogna decidere. L’altra sera dovevamo essere più concentrati sul finale”.
DI MARIA – “Da lui mi aspetto quello che ha fatto fino ad ora. Contiamo molto su di lui. Tra lui, Milik e Chiesa domani decido se possono giocare tutti e tre o solo due, perché poi ho bisogno anche dei cambi”.
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