Arrivano le dichiarazioni dell’avvocato Paco D’Onofrio in merito alla grazia ricevuta dall’attaccante nerazzurro che domani potrà essere in campo
Continua a far discutere la scelta di concedere la grazia a Romelu Lukaku. L’attaccante belga, grazie all’intervento del presidente della Federcalcio, Gabriela Gravina, potrà scendere in campo mercoledì sera contro la Juventus.
La decisione presa ‘in via eccezionale e straordinaria’, da parte del numero uno della FIGC è diventata oggetto di discussione. Così anche l’avvocato Paco D’Onofrio, intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it in onda su Tv Play, ha detto la sua in merito a quanto successo: “Formalmente è stata una grazia, ma in realtà è un provvedimento di annullamento. La grazia prevede un inizio di esecuzione della sanzione, che qui non c’è stato, e soprattutto un congruo lasso di tempo tra la pronuncia della giustizia sportiva e il provvedimento di clemenza del presidente federale, qui si parla di poche ore”.
Grazia Lukaku, D’Onofrio “Strumento per altre finalità”
La scelta presa da Gravina serve chiaramente per dare segnale importante alla lotta al razzismo, ma di fatto va contro il Codice di Giustizia Sportiva:
“Questo provvedimento che ha assunto il presidente, naturalmente per motivi nobili – prosegue D’Onofrio – tecnicamente è un provvedimento che smentisce i suoi organi di giustizia sportiva. Teniamo conto che poi è un provvedimento amministrativo e non giudiziario e qui non è nemmeno impugnabile per cui è un provvedimento che assume peso specifico anche per questo motivo. La grazia è un provvedimento che nasce per le sanzioni a squalifiche di tempo e nasce per questioni legate agli illeciti, quando le sanzioni sono di mesi o di anni. Questo strumento nasce per altre finalità, la grazia viene concessa dopo molti mesi o addirittura anni a seguito del periodo di inizio della condanna”.