Inter-Juventus di stasera decisiva non solo per l’accesso alla finale di Coppa Italia: Inzaghi e Allegri si giocano molto, occhio al mercato
Ritorna il derby d’Italia, giunto al quarto appuntamento in questa stagione. Fin qui, due successi in campionato per la Juventus contro l’Inter e un pari per 1-1 nella semifinale di andata di Coppa Italia. Stasera, il ritorno a San Siro. Novanta minuti, o forse più, per scoprire chi accederà alla finale dell’Olimpico del 24 maggio.
In una stagione complicata e dagli aspetti paradossali per entrambe le squadre, la possibilità di conquistare un trofeo sarebbe importante. Ma sia per i nerazzurri di Simone Inzaghi che per i bianconeri di Massimiliano Allegri potrebbe non essere sufficiente a nobilitare l’annata. Entrambe le compagini sono attese da altri appuntamenti fondamentali ed entrambi i tecnici si giocano moltissimo, con la gara di stasera che è solo l’inizio di una lunga volata primaverile. Analizziamo tutti gli intrecci in gioco, con il futuro di Inzaghi e Allegri sul tavolo oltre ai duelli di mercato in vista.
Al vaglio, come abbiamo detto, la posizione in panchina dei due tecnici. Una sembra più solida dell’altra, in questo momento, ma in un finale di stagione come questo non è detto che l’inerzia non possa invertirsi.
Il rendimento deficitario dell’Inter in campionato ha infastidito non poco la dirigenza. Va bene il Napoli schiacciasassi, ma essere rimasti così lontani dalla vetta e assistere a una squadra così discontinua non ha fatto piacere. E di sicuro nessuno pensava che a questo punto potesse essere a rischio la qualificazione alla prossima Champions League. La fiducia in Simone Inzaghi è progressivamente venuta meno e per il tecnico il finale di stagione è tutto in salita. Il divorzio, a un anno dalla scadenza del contratto, è più di una eventualità. Ma c’è ancora la possibilità di clamorosi ribaltoni. Il calendario propone oltre alla sfida di stasera il doppio derby di Champions League con il Milan e in campionato gli scontri decisivi con Lazio, Roma, Napoli e Atalanta. Delle forche caudine da cui, sfruttando la sua propensione a sbagliare poco le grandi partite, Inzaghi potrebbe uscire anche con risultati molto migliori rispetto al previsto. Di sicuro, lui è il primo a sapere che se vuole guadagnarsi la conferma dovrà essere perfetto, e potrebbe non bastargli neanche.
Allegri, dal canto suo, si è detto espressamente convinto di una permanenza in quel di Torino, forte dei due anni di contratto ancora in essere. Ma occhio agli scenari che potrebbero disegnare i verdetti extra campo. E dal livornese, dopo un campionato difficile ma comunque al di sotto delle attese (le tre sconfitte di fila in questo momento pesano, eccome), ci si aspetta a questo punto in ogni caso che porti a casa come minimo un trofeo. Meglio sarebbe, nell’ottica della dirigenza, che fossero due, considerando anche l’Europa League. Dunque, stasera, per lanciarsi al meglio nel rush finale, non si può sbagliare. Una Juventus fuori da tutto obbligherebbe la dirigenza anche a valutazioni sul tecnico.
Non ci sarebbe nemmeno bisogno di aggiungere, che la sfida in campo si trasferirà presto nel mercato delle trattative. In estate, entrambe le società tenteranno di mettere a segno acquisti importanti, al netto delle difficoltà economiche e non solo. Marotta, come sempre, proverà a mettere i bastoni tra le ruote alla sua ex società. E di profili su cui Inter e Juventus sono pronte a duellare ce ne sono, eccome.
A cominciare da Davide Frattesi, nome che è tornato spesso in auge negli ultimi mesi. Un alter ego di Barella per l’Inter sarebbe l’ideale, la Juventus però lo ha messo nel mirino da parecchio come altro profilo giovane e italiano con il quale avviarsi verso un nuovo ciclo. Sono caratteristiche, queste due, che riguardano anche gli altri nomi in ballo. Dal portiere rivelazione del campionato, l’empolese Vicario; a Giorgio Scalvini, jolly difensivo dell’Atalanta che ha già rapito tutta l’Europa; fino a Gianluca Scamacca, lasciato andare da entrambe all’estero la scorsa estate, ma che potrebbe essere un nome in grado di riproporsi nel caso in cui i vari Lukaku, Vlahovic e non solo lasciassero l’Italia.
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