I rossoneri potrebbero avere un attacco nuovo di zecca. La certezza è Olivier Giroud e si spera anche Rafael Leao. Ecco cosa può succedere
Una rivoluzione totale. Sarà un’estate calda per il Milan di Stefano Pioli. I rossoneri si preparano a cambiare volto al proprio attacco, aggrappato troppo speso ai soli Rafael Leao e Olivier Giroud.
Servono alternative all’altezza per non rischiare di vivere profonde crisi quando il portoghese e il francese hanno le polveri bagnate. Paolo Maldini e Frederic Massara si auguravano di aver trovato in Divock Origi quello che serviva ma il belga ha ampiamente deluso le attese e l’addio al termine della stagione appare davvero inevitabile.
L’ex Liverpool, soprattutto nell’ultimo periodo, ha avuto le sue occasioni, mai davvero sfruttate. Ha sempre deluso, al pari di Ante Rebic. Il croato si è smarrito ormai da due anni, da quando Leao ha spiccato il volo. Appare evidente che il ruolo di riserva non gli si addice. Anche l’ex Eintracht ha le valigie in mano. Inevitabile per dare più sostanza ad un attacco che si aggrappa solamente, come detto, a Leao e Giroud. Sono stati loro a trascinare il Milan allo Scudetto e c’è inevitabilmente la loro firma nella conquista delle semifinali di Champions League.
Guardando alla prossima stagione, oggi l’unica certezza porta il nome di Giroud, che nei giorni scorsi ha rinnovato il proprio contratto. Come raccontato su queste pagine, il Milan è a lavoro per blindare Leao, che vuole continuare a vestire il rossonero. C’è grande ottimismo, cresciuto nelle ultime settimane, ma finché non ci saranno le firme, il rischio di vedere il portoghese altrove è concreto. Appare chiaro dunque come la rivoluzione in attacco può essere ancora più grande.
Milan, nuovo attacco: un reparto più ricco
Senza prendere in considerazione il discorso trequartista/esterno di destra, dove molto dipenderà dalla permanenza o meno di Brahim Diaz (De Ketelaere non si muoverà, salvo clamorose offerte), vedere un Milan con almeno tre nuovi attaccanti non sarebbe così strano.
L’obiettivo del club, come detto, è quello di ripartire da Leao e Giroud, affiancandogli calciatori pronti a fare la differenza e a garantire quei gol che Origi e Rebic non sono riusciti a fare (ne hanno realizzato cinque in totale).
In queste ore è tornato di moda il nome di Marko Arnauotivic. Un profilo, che ha dimostrato di poter far bene in Serie A. Un profilo che piace a Maldini e Massara e che può essere inserito nel contesto rossonero. L’austriaco è visto come quel jolly capace di poter dare una mano in caso di necessità. Con Arnautovic, però, è difficile guardare al futuro. Il viennese lo scorso 19 aprile, d’altronde, ha compiuto 34 anni e il Milan ha voglia di regalarsi un bomber giovane, che ha già maturato una certa esperienza che possa garantire gol oggi e domani.
Il colpo in avanti non si può più rimandare. Arnautovic, dunque, può andare bene soprattutto se Ibra non dovesse rinnovare e Origi dovesse fare le valigie. Ma accanto all’austriaco e a Giroud, dovrà esserci una nuova punta. La qualificazione in Champions aiuterà il Milan a spendere quei 40 milioni che servono per mettere a segno il colpo.
Attenzione così al mercato francese dove giocano Jonathan David, Folarin Balogun, Terem Moffi ed Elye Wahi, tutti sul taccuino di Massara. Non vanno scartate, inoltre, le possibilità che portano a Lois Openda, Noah Okafor e Noa Lang per completare un reparto che cambierebbe volto totalmente. Servono chiaramente le cessioni di Origi e Rebic, ma soprattutto i soldi della competizione europea più importante.