La prima decisione sull’ammissione del club alla Champions: tutto in regola, il presidente Uefa Ceferin dovrà attendere
E’ una primavera che calcisticamente si annuncia caldissima, non soltanto per quanto accadrà in campo con i verdetti delle competizioni nazionali e internazionali, ma anche per quanto può accadere al di fuori, con il destino di club importanti appeso a un filo per vicende contestate e controverse. Il presidente Uefa Ceferin è sul piede di guerra, ma deve incassare momentaneamente una prima battuta d’arresto.
Il caso in questione è quello celebre del Barcellona, coinvolto nella vicenda Negreira, l’ex dirigente arbitrale spagnolo pagato per una consulenza esterna alcune stagioni fa. Come si apprende dal ‘Mundo Deportivo’, infatti, il Comitato che deve pronunciarsi entro il 15 maggio sulla concessione delle licenze Uefa per la prossima stagione non avrebbe al momento elementi sufficienti per escludere i blaugrana dalle prossime competizioni europee. Questo passaggio potrà eventualmente avvenire in seguito, quando e se saranno provati degli illeciti in materia. Non basta il semplice sospetto di irregolarità e violazioni per provvedere al diniego della licenza, in questa fase. La Uefa e Ceferin, lo ricordiamo, sono sul piede di guerra con il Barcellona anche e soprattutto per la vicenda Superlega.
Ceferin e la battaglia Uefa-Superlega: gli scenari che includono la Juventus
Come la Juventus, coinvolta in altro tipo di vicende giudiziarie a livello sportivo e penale e che potrebbe andare incontro ugualmente a sanzioni dal punto di vista della prossima partecipazione alle coppe europee.
In attesa che la giustizia sportiva italiana si pronunci in maniera definitiva sui vari temi (plusvalenze, rapporti con club terzi, manovra stipendi), la Uefa sta valutando in proprio le carte dell’inchiesta Prisma, per capire se sussistano violazioni del Fair Play Finanziario atte a poter sanzionare i bianconeri a prescindere dalle risultanze delle inchieste nostrane. Anche qui, la questione Superlega ha una rilevanza primaria: una abiura da parte della nuova dirigenza rispetto alle posizioni di Andrea Agnelli potrebbe far sì che la posizione dell’organo europeo sia più morbida. Le prossime settimane faranno chiarezza in tutti i sensi.