La stagione si appresta a vivere una svolta: prossime partite decisive per la squadra di Stefano Pioli, chiamata a conquistare l’Europa che conta
Sarà una lunga volata quella che porterà il Milan al finale di stagione, tra campionato e Champions League. Un doppio impegno che testerà la forza del Diavolo anche in vista del prossimo calciomercato.
La squadra di Stefano Pioli, al momento, ha dato prova di non essere pronta a giocare al massimo quando si scende in campo ogni tre giorni. Sono stati troppi i cali di tensione in questo finale di stagione in Serie A.
Il Milan si è mostrato sul pezzo in ogni match di Champions, eliminando agli ottavi e ai quarti squadre, come Tottenham e Napoli, che avevano i favori del pronostico. È stato bravissimo Pioli a risollevare un team che si era completamente smarrito dopo i Mondiali, perdendo con chiunque. I rossoneri hanno ritrovato quella compattezza, quella voglia, quella ferocia, che erano state decisive per la conquista dello scudetto. Il Milan ha così iniziato a credere nella finale di Champions e lo sta facendo ancor di più adesso anche grazie ai suoi campioni, Leao e Maignan su tutti, che stanno facendo la differenza. Ma se in Champions, Pioli ha fatto più che bene, raggiungendo un traguardo davvero storico, che mancava al Milan da troppi anni, lo stesso non si può dire in Serie A.
I campioni d’Italia, oggi a 22 punti dal Napoli, hanno abdicato troppo presto. La crisi senza fine di gennaio ha chiaramente mandato tutto in fumo. Ormai quel momento anomalo e difficile da spiegare è stato archiviato, ma resta ingiustificato il cammino in Serie A dell’ultimo periodo. È vero che il Milan è lì a lottare per un posto in Champions League, ma non si può essere soddisfatti di quanto si sta facendo. Troppi i passi falsi, che inevitabilmente hanno fatto crollare la media punti (il bilancio complessivo è di 16 Vittorie, 9 pareggi e 7 sconfitte. 1,78 punti a partita).
Così dopo le tre vittorie, consecutive contro Torino, Monza e Atalanta, che hanno di fatto messo la parola fine sulla crisi, il Milan ha giocato otto partite, in campionato, con due ko in trasferta (Udinese e Fiorentina), quattro pareggi (Salernitana, Empoli, Bologna e Roma) e due successi (Napoli e Lecce). Serve un rendimento decisamente diverso e l’apporto di tutti per centrare l’obiettivo.
Pioli, purtroppo per il Milan, non è riuscito a far rendere al meglio i nuovi acquisti, da De Ketelaere a Vranckx, passando per Origi, e questo inevitabilmente sta pagando. L’unico che ha fatto bene dei volti nuovi è stato Thiaw, ma non può bastare.
Pioli ha dimostrato di saper emergere dai momenti difficili e questo non è certo il più complicato che ha vissuto al Milan. Il tecnico di Parma, che in via Ado Rossi, è stimato sia come uomo che come allenatore, sa che non ci sono alternative alla qualificazione alla Champions League. Serve dunque una nuova impresa. L’Europa che conta è vitale per far firmare Leao, per attrarre nuovi campioni e per blindare ancora di più la panchina. Il contratto scade nel 2025 e il Milan è felice di avere con se Pioli, ma senza l’Europa più prestigiosa, qualche dubbio potrebbe venire.
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